interpreti: Rossano Brazzi (Edmund Kean), Germana Paolieri (Elena Koeffeld), Mariella Lotti (Anna Demby), Filippo Scelzo (il Principe di Galles), Dino Di Luca (Lord Mewill), Dina Sassoli (Evelyn Charleston), Giuseppe Porelli, Sandro Salvini (il conte Koeffeld), Tao [poi: Paolo] Ferrari (Pistol, il ragazzo), Oreste Fares (papà Bob), Nicola Maldacea (Salomone, il domestico di Kean), Edoardo Borelli (Eastman), Renato Malavasi (Peter Patt), Luigi Zerbinati (Dario, il parrucchiere), Liana Del balzo (un'invitata al ballo del Principe), Adriano Rimoldi (Orazio in Amleto), Lina Marengo (una donna del circo), Cesare Polacco (il medico), Alfredo Martinelli (uno spettatore a teatro), Armando Furlai (un componente del circo), Giulio Battiferri (un acrobata del circo)
genere: drammatico
soggetto: dal dramma francese omonimo (1836) di Alexandre Dumas père
sceneggiatura: Guido Brignone e Tomaso Smith
fotografia: Otello Martelli
scenografia: Gino Franzi e Giuseppe Vaccaro
costumi: Gino C. Sensani
musica: Edgardo Carducci
montaggio: Giuseppe Fatigati
produzione: Scalera Film
distribuzione: Scalera Film
durata: 78'
tematiche: teatro
trama: Dall'omonima commedia di Alessandro Dumas padre. Il celebre attore Kean diviene rivale del principe di Galles, che è anche un suo ammiratore, in quanto si interessa alla moglie di un diplomatico, corteggiata pure dall'Altezza Reale. La donna cede per un momento alle seduzioni del grande interprete e consente di visitarlo nel camerino. L'attore, che recita pochi istanti dopo, nel constatare che il principe si trova nel palco della signora, sospende la recita e, in un accesso di folle gelosia, insulta pubblicamente il principe di Galles. Intanto il marito della signora, che ha compreso quanto si trama ai suoi danni, chiede ragione a Kean dell'offesa arrecatagli; ma il principe vuol riparare allo scandalo e, con una propria dichiarazione scritta, riesce a far riconoscere al marito l'innocenza della propria moglie. Kean è costretto ad allontanarsi dall'Inghilterra.
giudizio_morale: Le situazioni alquanto scabrose, per quanto se ne eviti ogni conclusione irreparabile, suggeriscono di riservare la visione del film soltanto a persone adulte. Con opportuni emendamenti il film può presentarsi anche ai giovani, sempre però in pubblica sala. Ci-Cc
nazione: Italia