
Sogg. e Scenegg.: Alan Sharp - Fotogr.: (scope/a colori) Karl Walter Lindenlaub - Mus.: Carter Burwell - Montagg.: Peter Honess - Dur.: 140' - Produz.: Peter Broughan, Richard Jackson
Interpreti e ruoli
Liam Neeson (Robert Roy McGregor), Jessica Lange (Mary McGregor), John Hurt (Marchese di Montrose), Tim Roth (Archibald Cunningham), Eric Stoltz (Alan McDonald), Brian Cox (Killearn), Andrew Keir (Duca di Argyll), Brian McCardie, David Hayman, Gilbert Martin, Vicki Masson, Gilly Gilchrist, Jason Flemyng, David Palmer
Soggetto
nel 1713 in Scozia, Robert Roy McGregor, capo clan, per recuperare mandrie di bestiame rubate per conto del britannico marchese di Montrose è costretto ad uccidere Tam, vecchio compagno di razzie. Per sollevare le penose condizioni della sua gente, chiede ed ottiene in prestito 1000 sterline al marchese per comprare una mandria da rivendere con profitto. Il fattore di questi, Killearn, ordisce con Archibald Cunningham, uno spadaccino al servizio del nobile, un complotto per sottrarre le 1000 sterline consegnate ad Alan McDonald, amico di Rob, che viene ucciso da Archibald e gettato in mare. Ritenuto responsabile del debito Rob va dal marchese di Montrose, che gli offre il condono se testimonierà contro il duca di Argyll, ritenuto un giacobita: Rob rifiuta e si sottrae all'arresto. Ma Cunningham ne brucia la casa, fa razzia del suo bestiame e stupra Mary, la moglie. Costei fa giurare al fratello minore del marito, Alasdair, di tacere della violenza. Betty, la servetta messa incinta da Archibald e abbandonata da questi, si reca da Mary rivelando il complotto: Killearn viene rapito per farlo testimoniare, ma Mary pugnala il fattore e Alasdair lo affoga. Betty, terrorizzata, simpicca, e Rob senza testimoni fugge sui monti, dove gli inglesi lo braccano: qui Alasdair si espone stoltamente e viene ferito a morte, rivelando a Rob lo stupro di Mary. Poi Roy, catturato da Cunningham, malmenato e insultato, viene condotto dal marchese di Montrose che vuole impiccarlo, ma riesce a fuggire fortunosamente. Frattanto Mary, che aspetta un figlio del quale non sa chi sia il padre, ha ottenuto l'aiuto del duca di Argyll, al quale Rob chiede un duello con Cunningham. Nonostante l'abile spadaccino stia per sopraffarlo, Bob gli ferma in extremis la spada con la mano e riesce ad eliminarlo, sanando il debito con il denaro che il marchese di Montrose ha giocato come posta contro di lui col duca di Argyll. Può così riunirsi all'amata Mary ed ai suoi figli.
Valutazione Pastorale
azione, passione, bene e male si intrecciano in questa saga scozzese dove lo splendido e inquietante paesaggio delle Highlands fa da sontuosa cornice a un colossal, girato con mano assai felice da Michael Caton-Jones, che qui sembra superi di gran lunga le sue precedenti prove di regista, assecondato com'è da uno stuolo di ottimi attori, tra cui piace citare Jessica Lange, fiera, sensuale e coraggiosa, e Tim Roth, perfetto nei panni del perfido e subdolo avventuriero inglese. Il senso dell'onore e della famiglia, la passione, la comprensione, il perdono, il tradimento, la violenza, la crudeltà e la dignità, si mescolano in questo film epico che sembra evocare nell'impianto narrativo una sorta di psicodramma in costume, che talora assume toni da tragedia coadiuvato da una fotografia ed una sceneggiatura cui il paesaggio naturale e gli interni cupi conferiscono contrasti ed atmosfere di notevole intensità. La crudezza del racconto, che non risparmia particolari scabrosi e sgradevoli, pur mantenendo un alto livello narrativo, impedisce di accettare pastoralmente il film, che però, visti i valori positivi esposti, soprattutto nei rapporti familiari ed amichevoli di Rob, col bellissimo rapporto tra marito e moglie (che sopravvive e cresce nonostante le pesanti aggressioni esterne) potrebbe essere dibattuto in sede opportuna. E' un lavoro di qualità, ben scritto, ben diretto, con scene, musiche e costumi di grande effetto, e senza inutili orpelli o sbavature.