
Orig.: Italia (2017) - Sogg.: Alessandro Aronadio, Renato Sannio, Edoardo Leo - Scenegg.: Alessandro Aronadio, Renato Sannio, Edoardo Leo, Valerio Cilio - Fotogr.(Scope/a col.): Timoty Aliprandi - Mus.: Santi Pulvirenti - Montagg.: Pietro Morana - Dur.: 100' - Produz.: Fulvio e Federica Lucisano per Italian International Film con Vision Distribution.
Interpreti e ruoli
Edoardo Leo (Massimo), Margherita Buy (Adriana), Giuseppe Battiston ; Massimiliano Bruno (Marco), Massimiliano Bruno (Teodoro), Giulia Michelini (Teresa)
Soggetto
Alla morte del padre, Massimo riceve in eredità un 'bed and breakfast' ospitato in una fatiscente palazzina. Per uscire da una situazione che vede pochi incassi e molte tasse da pagare, Massimo pensa di trasformare il posto in un luogo di culto...
Valutazione Pastorale
Una piccola aggiunta va detta senza togliere niente allo svolgimento della trama: nel palazzo di fronte a quello del 'bed and breakfast' ce n'è un altro gestito da un gruppo di suore. Qui gruppi di giovani arrivano e soggiornano con grande frequenza, lasciano un'offerta e vanno via. Osservando questa situazione e verificandone lo squilibrio, Massimo pensa a fondare una nuova religione, che lui, partendo dalla personalizzazione dell'"io", chiama appunto 'ionismo'. Anche in questo caso si torna al rapporto tra religione e argomenti concreti, ma ancora una volta si resta sul terreno della commedia, su quello svolgimento tra lo scherzoso e il frivolo che mentre prova a far ridere, si fa in certi passaggi velenoso e pungente. L'attacco verso alcuni rappresentanti della Chiesa e i loro presupposti di fede scivola con frequenza nel gratuito, raggiungendo talvolta toni offensivi. Massimo si dimostra 'predicatore' valido e convincente, al punto che, quando capisce che ha perso il controllo e rivela la verità sulla sua fasulla 'religione', nessuno vuole crederci o rassegnarsi alla chiusura. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come possibilità di affrontare temi non secondari nell'attuale dibattito sociale e religioso: per, come dichiarano gli autori, "esplorare il confine tra fede e creduloneria, tra cialtroneria e religione".