
In Concorso all'81a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia (2024)
Interpreti e ruoli
Andrea Bræin Hovig (Marianne), Tayo Cittadella Jacobsen (Tor), Marte Engebrigtsen (Heidi), Lars Jacob Holm (Bjorn)
Soggetto
Oslo oggi, Marianne è un’urologa che conduce una vita regolare e solitaria. Non pensa di aver bisogno dell’amore, di una famiglia. Accanto a lei in ospedale c’è l’infermiere Tor, anche lui riottoso ai legami duraturi, che usa le app per conoscere uomini per incontri occasionali. Tra i due nascerà un dialogo sincero che li porterà a condividere gli eventi che capiteranno a entrambi nel mese di agosto. L’arrivo inaspettato dell’amore, che spariglia le carte delle loro convinzioni…
Valutazione Pastorale
Classe 1964, il regista-scrittore norvegese Dag Johan Haugerud ha partecipato in gara a Venezia81 con “Love” (“Kjærlighet”), secondo capitolo della sua trilogia “Sex. Kjærlighet. Drømmer” (“Sesso. Amore. Sogni”, 2024-25). Uno sguardo sulla società norvegese contemporanea, giocato tra sogni, fragilità, paure, ossessioni, sentimenti e passioni. Protagonisti Andrea Bræin Hovig, Tayo Cittadella Jacobsen, Marte Engebrigtsen, Lars Jacob Holm.
La storia. Oslo oggi, Marianne è un’urologa che conduce una vita regolare e solitaria. Non pensa di aver bisogno dell’amore, di una famiglia. Accanto a lei in ospedale c’è l’infermiere Tor, anche lui riottoso ai legami duraturi, che usa le app per conoscere uomini per incontri occasionali. Tra i due nascerà un dialogo sincero che li porterà a condividere gli eventi che capiteranno a entrambi nel mese di agosto. L’arrivo inaspettato dell’amore, che spariglia le carte delle loro convinzioni…
“Per molti versi questo film è utopico – afferma il regista – riguarda il tentativo di raggiungere l’intimità sessuale e mentale con gli altri senza necessariamente conformarsi alle norme e alle convenzioni sociali che governano le relazioni. (…) Con ‘Kjærlighet’ e l’intera trilogia il mio obiettivo principale è stato quello di far capire che è possibile immaginare nuovi modi di pensare e comportarsi”.
Film “ambizioso”, “Love” è caratterizzato dai dialoghi spesso forzati o appesi. Dag Johan Haugerud, nel tratteggiare la vita sociale-relazionale odierna a Oslo, segue la traiettoria di un uomo e una donna sui 30-40 anni, che sperimentano relazioni brevi o pensano di poterne fare a meno. La vita però li sorprende, sfidando le loro convinzioni. L’autore ci racconta tutto ciò con una narrazione direzionata al cinema realista, intimista, con sguardi che fanno tesoro della lezione di Bergman ma anche della tradizione del cinema francese. Racconto furbo, ciarliero, a tratti stancante, che però risulta interessante soprattutto per la riflessione sulla professione medica, il rapporto con i pazienti, come pure lo sguardo “sociologico” sulla paura del futuro, tra solitudine e legami imbrigliati in recinti social. Complesso, problematico.
Utilizzazione
Il film richiede un pubblico adulto