Sir. “Il tema della solitudine, dell’essere in un posto in cui non ci si sente veramente a casa, è universale per ogni età. C’è una frase alla fine del film che indica: ‘Sei unico. Non sei solo. Sei speciale’. È un messaggio importante rivolto a tutti i bambini di oggi, al di là delle differenze o delle divisioni poste dai social. Probabilmente è uno dei messaggi più belli che la Disney-Pixar potesse mandare”. Così Alessandra Mastronardi, doppiatrice nel cartoon “Elio” targato Disney-Pixar, nelle sale italiane dal 18 giugno. All’incontro stampa a Roma l’attrice è intervenuta con il collega Adriano Giannini e alle registe Domee Shi (“Red”, 2022, Premio Oscar per il corto “Bao”, 2019) e Madeline Sharafian insieme alla produttrice Mary Alice Drumm.

“Quando la Disney mi ha chiamato per il provino – ha raccontato sempre la Mastronardi – ero emozionatissima. Sono nata nel 1986 e sono cresciuta con le opere Disney-Pixar, per me un onore entrare a far parte di una simile famiglia. Un onore poi prestare la voce allo stesso personaggio che Zoe Saldana interpreta in modo meraviglioso, molto umano. Un’esperienza fantastica, grazie anche alla direzione del doppiaggio di Massimiliano Manfredi. Quando ho avuto l’opportunità di vedere il film completo mi sono commossa. ‘Elio’ è un cartoon che parla a tutti noi, al bambino che noi adulti abbiamo dentro”. Dello stesso avviso Adriano Gianni, un veterano del doppiaggio come il padre Giancarlo. “Rimango sempre molto affascinato da come questi film di animazione riescano a portare il pubblico sulla soglia di confine (e oltre) dell’emozione e della commozione”.
La regista Madeline Sharafian puntualizza sul messaggio di pace nel cartoon: “Siamo grati che il film esca in questo momento. Il protagonista Elio, all’inizio della storia, è molto pessimista nei confronti della Terra. Si sente disperato. Ed è la sensazione che avvertiamo un po’ tutti in questo frangente di crisi internazionale. Elio in un primo momento non vuole neanche fare dei tentativi; poi invece offre una prospettiva speranzosa al pubblico. Noi non vogliamo che la gente rinunci alla Terra: c’è ancora molto da fare, da salvare!”.

La regista Premio Oscar Domee Shi: “I film, le storie, sono un motore di empatia. Ci sono modi in cui possiamo diffondere messaggi positivi e sentimenti di speranza, per bambini e adulti. Fare questo film per noi è stato assolutamente terapeutico: abbiamo iniziato a lavorarci su subito dopo la pandemia, reduci da isolamento e solitudine; pertanto, creare un film animato giocato sulla connessione è stato significativo. Sono cresciuta guardando storie bellissime, che mi hanno aiutato nell’affrontare lotte e battaglie da adulta”.
La regista Sharafian ha ricordato poi i riferimenti culturali del cartoon: “Io e Domee siamo delle grandi appassionate di fantascienza. Soprattutto di ‘E.T. L’extra-terrestre’ di Spielberg, che trova eco nel film. Volevamo omaggiare anche alcuni aspetti del ‘thriller’ fantascientifico, come ad esempio ‘Alien’ di Scott, ‘La cosa’ di Carpenter oppure ‘Incontri ravvicinati del terzo tipo’. Abbiamo cercato di catturare tutta la nostalgia romantica di quei titoli”.