Gerri

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Amore-Sentimenti, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Giustizia, Metafore del nostro tempo, Politica-Società, Razzismo, Solidarietà, Violenza
Genere
Drammatico, Noir, Poliziesco, Psicologico
Regia
Giuseppe Bonito
Durata
Stagione 1, episodi 4, durata 100'
Anno di uscita
2025
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
Gerri
Distribuzione
Rai - RaiPlay
Soggetto e Sceneggiatura
Dai romanzi di Giorgia Lepore, sceneggiatura di Donatella Diamanti, Sofia Assirelli
Fotografia
Alfredo Betrò
Musiche
Giuliano Taviani, Carmelo Travia
Montaggio
Lorenzo Campera, Francesca Addonizio
Produzione
Riccardo Tozzi, Giovanni Stabilini, Marco Chimenz, Claudia Aloisi, Giacomo Lopez, Giulio Luciani, Nicoletta Chinni. Casa di produzione: Cattleya, Rai Fiction

Serie disponibile sulle piattaforme RaiPlay e Netflix

Interpreti e ruoli

Giulio Beranek (Gerri Esposito), Valentina Romani (Lea Coen), Fabrizio Ferracane (Alfredo Marinetti), Roberta Caronia (Claudia Marinetti), Irene Ferri (Giovanna Aquarica), Carlotta Natoli (Maddalena Crovace), Massimo Wertmuller (Nicola Santeramo), Lorenzo Adorni (Roberto Calandrini), Lorenzo Aloi (Elia Locascio), Cristina Pellegrino (Beatrice Palmieri), Tony Laudadio (Luigi Castellana), Cristina Cappelli (Annalisa Righi)

Soggetto

Puglia, oggi. Gerri è un ispettore di polizia trentacinquenne, con origini rom e cresciuto in una casa-famiglia. Il suo passato nebuloso è il suo tallone d’Achille, rendendolo molto permeabile alle emozioni anche in ambito professionale. In Questura è supportato dal suo superiore Marinetti, mentre è palesemente contro di lui il capo della Mobile, Santeramo. A dare filo da torcere a Gerri è anche la nuova collega Lea Coen, vice-ispettrice romana da poco in terra pugliese…

Valutazione Pastorale

Rai-Netflix. Un nutrito numero di serie Tv targate Rai Fiction è disponibile nelle library del colosso streaming, vetrina di visibilità internazionale. Un’intesa dovuta anche alla guida di Netflix Italia da parte di Tinny Andreatta, vicepresidente per i contenuti italiani e per lungo tempo direttrice del comparto fiction del servizio pubblico. Tra i titoli in evidenza ("Mare fuori", “Un professore” e “Cuori”) c'è “Gerri”, crime-poliziesco esistenziale diretto da Giuseppe Bonito e prodotto da Cattleya – ITV Studios e Rai Fiction. Protagonisti Giulio Beranek e Valentina Romani, con Fabrizio Ferracane, Roberta Caronia, Irene Ferri, Carlotta Natoli e Massimo Wertmüller. I quattro episodi di “Gerri”, messi in onda su Rai Uno a maggio 2025, sono dalla metà di giugno su Netflix. All’estero, la serie è stata venduta in numerosi Paesi, tra cui Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada e America Latina.
La storia. Puglia, oggi. Gerri è un ispettore di polizia trentacinquenne, con origini rom e cresciuto in una casa-famiglia. Il suo passato nebuloso è il suo tallone d’Achille, rendendolo molto permeabile alle emozioni anche in ambito professionale. In Questura è supportato dal suo superiore Marinetti, mentre è palesemente contro di lui il capo della Mobile, Santeramo. A dare filo da torcere a Gerri è anche la nuova collega Lea Coen, vice-ispettrice romana da poco in terra pugliese…
“Quando ho letto le sceneggiature di ‘Gerri’ ho aderito al progetto con grande entusiasmo perché mi consentiva di proseguire anche nella serialità l’indagine su alcuni temi affrontati nei film che ho precedentemente realizzato: i legami problematici tra genitori e figli, il bisogno degli altri, la ricerca delle proprie radici, la conoscenza e l’accettazione di sé”. Così il regista Giuseppe Bonito (suoi “Figli” del 2020 e “L’arminuta” del 2021), presentando la serie “Gerri”, che nasce dai romanzi di Giorgia Lepore (Edizioni E/O), adattati sullo schermo da Donatella Diamanti e Sofia Assirelli. La particolarità della serie risiede nella caratterizzazione del personaggio dell’ispettore trentacinquenne dal fascino luminoso e livido, segnato da un passato difficile, dall’abbandono della madre rom e dalla crescita all’interno di una struttura di accoglienza. Gerri si interroga continuamente sul suo passato, sulle motivazioni di quell’abbandono, una vulnerabilità che diventa sensibilità e testardaggine in ambito investigativo: Gerri non giudica, ma cerca di capire, di andare oltre la superficie delle cose. Un lato caratteriale notevole, che però va in conflitto con la sua armatura sociale: sfuggente nei rapporti, soprattutto nelle relazioni sentimentali, non si fa avvicinare (apparentemente) da nessuno. Nell’insieme, la serie funziona e gira agile, un poliziesco-crime che corre sia su tonalità noir ma anche su sentieri di umorismo sottile. Bene l’impianto del racconto e lo svolgimento, tra dinamiche investigative e lampi introspettivi. Serie complessa, problematica, per dibattiti.

Utilizzazione

La serie richiede un pubblico adulto.

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