Downton Abbey. Il gran finale

Valutazione
Consigliabile, Semplice
Tematica
Amicizia, Amore-Sentimenti, Denaro, Donna, Famiglia, Famiglia - genitori figli, LGBTQ+, Matrimonio - coppia, Metafore del nostro tempo, Politica-Società
Genere
Commedia, Drammatico, Sentimentale
Regia
Simon Curtis
Durata
123'
Anno di uscita
2025
Nazionalità
Regno Unito, Stati Uniti
Titolo Originale
Downton Abbey. The Grand Finale
Distribuzione
Universal Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Julian Fellowes
Fotografia
Ben Smithard
Musiche
John Lunn
Montaggio
Adam Recht
Produzione
Julian Fellowes, Gareth Neame, Liz Trubridge. Casa di produzione: Carnival Film, Focus Features - Universal

Interpreti e ruoli

Michelle Dockery (Mary Crawley), Hugh Bonneville (Robert Crawley), Elizabeth McGovern (Cora Crawley), Laura Carmichael (Edith Crawley), Jim Carter (Charles Carson), Phyllis Logan (Elsie Hughes), Brendan Coyle (John Bates), Joanne Froggatt (Anna Bates), Lesley Nicol (Beryl Patmore), Penelope Wilton (Isobel Grey), Paul Giamatti (Harold Levinson), Dominic West (Guy Dexter), Kevin Doyle (Joseph Molesley), Robert James-Collier (Thomas Barrow), Sophie McShera (Daisy Mason), Arty Froushan (Noel Coward), Alessandro Nivola (Gus Sambrook)

Soggetto

Inghilterra 1930, la serenità di Downton Abbey è scossa da una serie di cambiamenti. Anzitutto la famiglia Crawley, seppur viva ancora agiatamente, deve fare i conti con un mondo in profonda agitazione socio-economica. È chiamata a ripensare a molte spese e a pianificare la vendita di alcune proprietà. Dagli Stati Uniti arriva Harold, il fratello di Cora, che le comunica di aver perso la fortuna di famiglia a seguito di investimenti sbagliati legati alla crisi del 1929. Le sfida più grande, però, è la salvaguardia dell’onore e della rispettabilità sociale, minacciati dalla notizia del divorzio di Lady Mary…

Valutazione Pastorale

È tempo di salutare l’universo narrativo di “Downton Abbey” creato da Julian Fellowes nel 2010, durato sei stagioni di successo – è la serie inglese più vista al mondo – e tre film al cinema. Il terzo, “Downton Abbey. Il gran finale” (“Downton Abbey. The Grand Finale”), è nelle sale dall’11 settembre 2025. Scritto e prodotto dallo stesso Fellowes, il film è diretto dalla mano esperta di Simon Curtis (“Marilyn”, 2011; “Woman in Gold”, 2015; “Downton Abbey II. Una nuova era”, 2022). Un capitolo finale della saga cui prendono parte tutti gli interpreti, diventati la grande famiglia di Downton: Michelle Dockery (Lady Mary), Hugh Bonneville (Robert Crawley), Elizabeth McGovern (Cora Crawley), Laura Carmichael (Lady Edith), Jim Carter (Carson), Phyllis Logan (Mrs. Hughes), Brendan Coyle (Bates), Joanne Froggatt (Anna), Lesley Nicol (Mrs. Patmore), Penelope Wilton (Lady Isobel), compresi i guest Paul Giamatti (Harold), Dominic West (Guy Dexter) e Alessandro Nivola (Gus Sambrook). Il film è targato Carnival Films, Universal Pictures e Focus Pictures.
La storia. Inghilterra 1930, la serenità di Downton Abbey è scossa da una serie di cambiamenti. Anzitutto la famiglia Crawley, seppur viva ancora agiatamente, deve fare i conti con un mondo in profonda agitazione socio-economica. È chiamata a ripensare a molte spese e a pianificare la vendita di alcune proprietà. Dagli Stati Uniti arriva Harold, il fratello di Cora, che le comunica di aver perso la fortuna di famiglia a seguito di investimenti sbagliati legati alla crisi del 1929. Le sfida più grande, però, è la salvaguardia dell’onore e della rispettabilità sociale, minacciati dalla notizia del divorzio di Lady Mary…
“Questo film – ha raccontato il regista – è un ritratto affettuoso dei personaggi mentre varcano gli anni '30, e scaviamo nelle emozioni dei protagonisti alla fine della storia che stiamo raccontando. (...) Julian ha una grande umanità e dona a ogni personaggio, indipendentemente dalla classe sociale, dal sesso o dall’età, dignità, arguzia e calore. Adoro quei piccoli momenti di umanità tra i diversi personaggi, con l’ulteriore consapevolezza toccante che, molto spesso, questi momenti sono i loro ultimi insieme”.
Dalle parole di Simon Curtis emerge con chiarezza il punto di forza di quest’ultimo film. Si tratta di un congedo dalle stanze del castello nello Yorkshire, volgendo lo sguardo qua e là a luoghi amati nel corso della serie e soprattutto a personaggi indimenticabili, radicati nel cuore degli spettatori. E poco importa se la trama risulta fragile, quasi inconsistente. L’importante è godersi un’ultima serata in compagnia dei propri beniamini. Fellowes formula battute e dialoghi acuti e scoppiettanti, che caratterizzano perfettamente i personaggi e rimangono impresse in maniera nitida; in più l’autore si diverte a ricollegare la narrazione con situazioni del passato, episodi della serie, rafforzando il tratto avvolgente, familiare, del racconto: il richiamo all’ironia di Lady Violet (la compianta Maggie Smith), alle sue opinioni sui cambiamenti sociali, a cominciare dal suo sbalordirsi per il concetto di “weekend”; ancora, il dialogo tra Mrs. Hughes e Mrs. Patmore sulla vita coniugale oppure la verità sul legame tra Robert Crawley e il maggiordomo Bates, senza dimenticare i nostalgici omaggi agli scomparsi Matthew e Lady Sybil.
“Downton Abbey. Il gran finale” conquista per la raffinata e impeccabile messa in scena, tra la cura degli interni del castello (salotto, camere da letto, scene di colazioni o cene di famiglia) e le suggestive riprese in esterna come l’ippodromo di Ascot; splendidi, poi, i costumi firmati Anna Robbins e le inconfondibili musiche di John Lunn.
Il film è un valzer di dolci emozioni, marcate soprattutto da malinconia, per un mondo che volge al termine, sia perché la storia e la società inglese sono destinate a cambiare inesorabilmente sotto i colpi di una modernità incalzante, sia perché quella dei nostri protagonisti volge al termine. Un elegante addio, tra sorrisi e lampi di commozione. Consigliabile, semplice.

Utilizzazione

Programmazione ordinaria

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