La voce di Hind Rajab

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Bambini, Cronaca, Famiglia, Guerra, Morte, Politica-Società, Solidarietà, Violenza
Genere
Drammatico
Regia
Kaouther Ben Hania
Durata
90'
Anno di uscita
2025
Nazionalità
Francia, Tunisia
Titolo Originale
The Voice of Hind Rajab
Distribuzione
I wonder pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Kaouther Ben Hania
Fotografia
Juan Sarmiento G.
Musiche
Amine Bouhafa
Montaggio
Qutaiba Barhamji, Maxime Mathis, Kaouther Ben Hania
Produzione
Brad Pitt, Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Joaquin Phoenix, Rooney Mara, Jonathan Glazer, Alfonso Cuarón. Casa di produzione: Mime Films, Tanit Films, RaeFilm Studios, JW Films Production, Plan B, Film4, MBC Studios Projects

In Concorso all'82a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia (2025), Leone d'argento - Gran Premio della Giuria

Interpreti e ruoli

Saja Kilani (Rana Hassan Faqih), Motaz Malhees (Omar A. Alqam), Clara Khoury (Nisreen Jeries Qawas), Amer Hlehel (Mahdi M. Aljamal)

Soggetto

29 gennaio 2024, nella sede della Mezzaluna Rossa, a decine di chilometri dai territori conflittuali di Gaza giunge una chiamata di soccorso. Una macchina di civili palestinesi è stata colpita; sono tutti morti tranne una bambina di sei anni, Hind Rajab. Gli operatori, sentendo la sua voce flebile e disperata, si attivano subito per richiedere un’ambulanza in zona. Ce ne sarebbe una a soli 8 minuti, ma servono i permessi di accesso per essere sicuri di non venir attaccati. Passano molte ore in attesa del via libera, con i volontari coinvolti in prima persona in un crescendo di disperazione e sconforto…

Valutazione Pastorale

“Al centro di questo film c’è qualcosa di molto semplice, e molto difficile da affrontare. Non posso accettare un mondo in cui un bambino chiede aiuto e nessuno arriva. Quel dolore, quel fallimento, appartengono a tutti noi. Questa storia non riguarda solo Gaza. Parla di un dolore universale”. Così la regista tunisina Kaouther ben Hania cha traccia bene il perimetro narrativo del suo film “The Voice of Hind Rajab”. L’opera prende le mosse da un drammatico accadimento nel Nord di Gaza nel gennaio 2024. Un film che assume come punto di osservazione gli operatori umanitari della Mezzaluna Rossa e il loro strenuo lavoro di soccorso dei civili. Protagonisti Saja Kilani, Motaz Malhees, Clara Khoury e Amer Hlehel. Il film ha trovato supporto produttivo in molti Premi Oscar hollywoodiani, tra cui Brad Pitt, Joaquin Phoenix, Rooney Mara, Alfonso Cuarón e Jonathan Glazer (“La zona d’interesse”). Presentato in Concorso all’82ma Mostra del Cinema della Biennale di Venezia (2025) – ha vinto il Leone d’argento - Gran premio della giuria –, è nei cinema dal 25 settembre 2025 con I Wonder Pictures.
La storia. 29 gennaio 2024, nella sede della Mezzaluna Rossa, a decine di chilometri dai territori conflittuali di Gaza giunge una chiamata di soccorso. Una macchina di civili palestinesi è stata colpita; sono tutti morti tranne una bambina di sei anni, Hind Rajab. Gli operatori, sentendo la sua voce flebile e disperata, si attivano subito per richiedere un’ambulanza in zona. Ce ne sarebbe una a soli 8 minuti, ma servono i permessi di accesso per essere sicuri di non venir attaccati. Passano molte ore in attesa del via libera, con i volontari coinvolti in prima persona in un crescendo di disperazione e sconforto…
“Il cinema può preservare un ricordo – ha dichiarato sempre la regista – Il cinema può resistere all’amnesia. Che la voce di Hind Rajab possa essere ascoltata”. Il film “The Voice of Hind Rajab” trova immediata presa nello spettatore perché affronta una drammatica pagina del nostro presente, le crudeltà e atrocità patite dai civili nei conflitti di guerra, da quello israelo-palestinese al fronte ucraino-russo. I bambini sono le prime vittime di questo orrore, privati della loro infanzia, delle loro famiglie e di un’idea di futuro, quando non della stessa vita. La regista Kaouther ben Hania prende posizione per raccontare la vita spezzata di Hind Rajab, una delle tante vittime del conflitto in corso. E per far ciò, con efficacia, usa una duplice soluzione: da un lato il realismo, inequivocabile e implacabile, facendo sentire le vere telefonate della piccola Hind Rajab, dall’altro un grande lavoro di ricostruzione narrativo-scenica del centro della Mezzaluna Rossa, con attori chiamati a (ri)vivere quelle concitate ore.
Il film arriva come un’onda d’urto emotiva per lo spettatore, assalito dall’orrore, dal trovarsi – impotente – in prima linea nell’occhio del conflitto, nei panni sia di chi cerca di offrire aiuto tra i molti ostacoli sia di chi lo supplica, con disarmante disperazione. Un film che brucia, fa male, perché percorso dalla voce dell’innocenza, Hind Rajab, che chiedeva solo di essere soccorsa, di poter ritornare a casa, a una vita normale, protetta, quella che spetta a ciascun bambino. Consigliabile, problematico, per dibattiti.

Utilizzazione

Programmazione ordinaria e successive occasioni di dibattito. Per la delicatezza e complessità dei temi è indicata la presenza di un adulto o educatore.

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