In Concorso all'82a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia (2025), Leone d'argento miglior regia
Interpreti e ruoli
Dwayne Johnson (Mark Kerr), Emily Blunt (Dawn Staples)
Soggetto
Stati Uniti anni ’90, il lottatore Mark Kerr partecipa agli incontri internazionali di arti marziali miste a Tokyo, cercando di difendere il suo primato – imbattuto – e di portare a casa un copioso bottino. Accanto a lui la fidanzata Dawn, che lo ricopre di continue attenzioni ma anche di soffocanti apprensioni. In più, i cedimenti del fisico e dell’animo lo spingono a ricorrere agli oppiacei per poter rimanere solido sul ring…
Valutazione Pastorale
Presentato in Concorso all'82a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia - Leone d’Argento per la miglior regia - “The Smashing Machine” è scritto, diretto, montato e prodotto dallo statunitense Benny Safdie, opera che punta a riscattare la storia del lottatore Mark Kerr, campione di arti marziali miste e dell’Ultimate Fighting Championship, caduta nel dimenticatoio mediatico. In un'inedita prova drammatica l’attore da blockbuster Dwayne Johnson (“Fast & Furious”, “Jumanji”), accanto a lui la sempre ottima Emily Blunt nel ruolo della compagna Dawn. Scelto come film di apertura del XXIX Tertio Millennio Film Fest, è nelle sale dal 19 novembre 2025 con I Wonder Pictures.
La storia. Stati Uniti anni ’90, il lottatore Mark Kerr partecipa agli incontri internazionali di arti marziali miste a Tokyo, cercando di difendere il suo primato – imbattuto – e di portare a casa un copioso bottino. Accanto a lui la fidanzata Dawn, che lo ricopre di continue attenzioni ma anche di soffocanti apprensioni. In più, i cedimenti del fisico e dell’animo lo spingono a ricorrere agli oppiacei per poter rimanere solido sul ring…
“Mark Kerr – indica il regista – era davvero la Macchina Distruttrice. La sua forza si manifestava anche fuori dal ring, perché aveva una capacità unica di esprimere le emozioni. Una persona bella e complessa che, come chiunque altro, affronta gli alti e bassi della vita (…) solo perché uno sembra l’uomo più forte del pianeta non significa che sia invincibile. I nostri eroi sanguinano come tutti gli altri”.
“The Smashing Machine” mette in racconto la storia di un campione che, all’apice della carriera, avverte i primi segni di cedimento fisico ed entra in crisi. Tutto si fa difficile, sul ring e in casa, dove si trascina insicurezze e malumori amplificati dalla relazione difficile, marcata da gelosie e incomprensioni, con l’altrettanto fragile Dawn. Il regista Safdie ricostruisce con attenzione la storia di Kerr, approfondendo soprattutto la vertigine della caduta del lottatore, e con l’occasione offre un ruolo che permette a Dwayne Johnson di rimescolare le carte della sua carriera, come attore completo, anche con cifre drammatiche. Una prova che convince, ma che a ben vedere rischia di schiacciare l’intero film.
Nel complesso il racconto si dimostra interessante, abitato da più piste tematico-narrative - dimensione di coppia, fragilità esistenziali, dinamiche tossiche, etica e valori nello sport, la vita oltre la professione, ecc. -, appesantito da qualche lungaggine e dispersione. Complesso, problematico, per dibattiti.
Utilizzazione
Per la delicatezza dei temi in campo, il film richiede un pubblico adulto e di adolescenti accompagnati
