Il film ha vinto l'Orso d'argento Gran Premio della Giuria al Festival di Berlino 2025.
Interpreti e ruoli
Denise Weinberg (Tereza), Miriam Socarras (Roberta), Rodrigo Santoro (Cadu), Adanilo Reis (Ludemir), Clarissa Pinheiro (Joana), Erismar Fernandes Rodrigues (Orla)
Soggetto
Brasile, futuro prossimo. La pubblica celebrazione delle persone anziane nasconde il tentativo di emarginarle e controllarle, limitandone libertà e indipendenza, a cominciare da quella economica, trasferendole in una colonia residenziale. Teresa ha 77 anni e lavora in un macello di carne di alligatori, è libera, indipendente e in ottima salute. Da un giorno all’altro però si trova messa sotto custodia della figlia, impossibilitata a comprare cose in autonomia e costretta a lasciare la propria casa per la colonia. La donna si ribella e fugge con l’obiettivo di realizzare il suo sogno di sempre: salire su un aereo.
Valutazione Pastorale
A 10 anni da “Boi Neon”, con il quale ha vinto il Premio Speciale della Giuria Orizzonti a Venezia72, il regista brasiliano Gabriel Mascaro torna nelle sale con “Il Sentiero Azzurro” e fa ancora centro vincendo il Gran Premio della giuria al Festival di Berlino 2025. Il film è un originale racconto di formazione, in cui il percorso di crescita del protagonista non segue l’anagrafe ma il cuore.
La storia. Brasile, futuro prossimo. La pubblica celebrazione delle persone anziane nasconde in verità il tentativo di emarginarle e controllarle, limitandone libertà e indipendenza, a cominciare da quella economica, trasferendole in una colonia residenziale. Teresa ha 77 anni e lavora in un macello di carne di alligatori, è libera, indipendente e in ottima salute. Da un giorno all’altro però si trova messa sotto custodia della figlia, impossibilitata a comprare cose in autonomia e costretta a lasciare la propria casa per la colonia. La donna si ribella e riesce a fuggire con l’obiettivo di realizzare il suo sogno di sempre: salire su un aereo. Comincia così un lungo viaggio da clandestina che la porterà ad esplorare il Rio delle Amazzoni, ma soprattutto a incontrare molte persone, tra queste il marinaio Cadu (Rodrigo Santoro) che la accoglie sulla sua barca e le fa conoscere i poteri di una sostanza azzurra rilasciata da una lumaca. Ci sono poi un pilota-meccanico di aerei che, oltre a regalarle l’ebrezza del primo volo, le svela le possibilità e i rischi del gioco d’azzardo e Roberta (Miriam Socarràs) che le fa conoscere una prospettiva di vita inaspettata e originale. “I vecchi ricchi – le rivela la donna – non vanno nella colonia. Io ho comprato la mia libertà, il permesso di navigazione mi permette di andare dove voglio”. Tereza trova allora il modo di procurarsi i soldi necessari puntando tutto sulla “fortuna del principiante”.
Immerso in una natura selvaggia e bellissima, tra le anse dello spettacolare Rio delle Amazzoni (che però, saggiamente, il regista mantiene sullo sfondo per non distrarre l’attenzione dello spettatore dalla protagonista) il film è un inno alla libertà, al diritto di sognare. Un invito a fidarsi degli altri anche di fronte alla possibilità, concretissima, di essere truffati. Tereza (una splendida Denise Weinberg) non accetta di essere messa da parte, si rimette in gioco affrontando situazioni nuove e accettando invece di mettersi in connessione con la natura nella quale si immerge, riscoprendo e assecondando la propria fisicità e i propri impulsi che finiranno per dare al rapporto con Roberta una sfumatura sensuale, accennata, delicata, ma evidente. “Il sentiero azzurro” è una denuncia sociale (tra gli anziani ridotti all’invisibilità e lo sfruttamento senza limiti né criterio delle risorse naturali) vestita da favola. Attraversato da lampi di ironia è un film complesso, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è indirizzato ad un pubblico adulto.
