Prime Video, “Natale senza Babbo”. Gassmann: “meno regali costosi e più abbracci”
martedì 18 Novembre 2025
Un articolo di:
Sergio Perugini
Sir. “Il Natale è diventato una mercificazione. Bisognerebbe fare a meno di regali costosi e donare più abbracci, soprattutto a chi non la pensa come noi”. E ancora: “Il Natale perfetto? Quello che porti un po’ di pace. A tutti”. Così Alessandro Gassmann alla presentazione della commedia “Natale senza Babbo” targata Amazon MGM Studios e Gaumont, diretta da Stefano Cipani e scritta da Michela Andreozzi. Coprotagonista Luisa Ranieri, nel cast anche Caterina Murino, Valentina Romani e Diego Abatantuono. Su Prime Video dal 28 novembre.
La commedia punta a umanizzare la figura di Babbo Natale, ambientando la sua vita a Roma: il suo vero nome è Nicola, è sposato con Margaret e ha due figli preadolescenti. Con l’avvicinarsi del Natale, in preda a stanchezza e depressione, fugge via e lascia i preparativi alla moglie. Margaret prova a governare il caos trovando aiuto nella Befana e in santa Lucia.
Gassmann ha dichiarato: “Babbo Natale scappa dalla mercificazione della festa. Grazie alla moglie però impara a chiedere scusa e trova il modo per riconciliarsi con il Natale. Lui è un padre che si mostra vero, con le sue imperfezioni; la società odierna, patriarcale, impedisce spesso che venga fuori tale fragilità”. E ancora: “Nonostante sia una commedia, c’è un richiamo anche alla realtà delle guerre. Una favola sulla felicità del Natale, che però ricorda anche chi non può viverla, i bambini sotto le bombe”.
Luisa Ranieri ha aggiunto: “Margaret è una donna che risolve problemi, senza super poteri. Oggi essere donne è un po’ come essere delle eroine, perché la vita è molto stressante. Nel film mi sono immaginata un rapporto di coppia in cui non ci si racconta più”. Inoltre, ha sottolineato: “Margaret è una donna risolta, ma forse non fino in fondo, perché ha messo da parte i suoi sogni e i suoi talenti. La prerogativa del film è indicare che i mestieri sono mestieri senza distinzioni, non nascono né maschili né femminili. Ognuno dovrebbe poter scegliere liberamente”.