I film delle feste, “Avatar”, “Buen Camino”, “Zootropolis”, “Primavera” e “Norimberga”

lunedì 29 Dicembre 2025
Un articolo di: Sergio Perugini

Natale al cinema! Tutt’altro che una frase fatta. La cornice delle feste, tra Natale ed Epifania, rimane una finestra cinematografica significativa, per gli spettatori e gli esercenti. È un appuntamento fisso degli italiani (ma non solo), quello di coniugare lo stare a casa, in famiglia, e condividere i giorni lievi e felici guardando uno o più film in sala. Ecco allora una mappa dei principali titoli in cartellone, che possono mettere d’accordo tutti.

GREAT MYSTERY — Walt Disney Animation Studios’ “Zootopia 2” welcomes back to the big screen detectives Judy Hopps (voice of Ginnifer Goodwin) and Nick Wilde (voice of Jason Bateman). When a snake called Gary De’Snake (voice of Ke Huy Quan) arrives on the scene, he kicks off a great mystery—but Nick and Judy are on the case. From the Oscar-winning team of Disney Animation chief creative officer Jared Bush and Byron Howard (directors) and Yvett Merino (producer), “Zootopia 2” releases in theaters Nov. 26. © 2025 Disney Enterprises, Inc. All Rights Reserved.

“Zootropolis 2”
Nelle sale da fine novembre, l’animazione Disney “Zootropolis 2” continua la sua scalata al box-office con oltre 14 milioni di euro. Sequel del fortunato cartoon del 2016, è diretto Jared Bush e Byron Howard. “Zootropolis 2” è un cartoon brillante, acuto e coinvolgente che ci racconta come essere umani. Una festa per lo sguardo, con un trionfo di disegni, colori, musiche e personaggi esilaranti, costellato da richiami e citazioni ai classici della tradizione: da “Lilli e il vagabondo” a “Rapunzel”. Un racconto giocoso che offre non poche suggestioni, invitandoci a superare paure ed egoismi, aprendo all’incontro con l’altro, al valore del Noi. Un divertimento per piccoli e grandi, che strappa sorrisi e fa germogliare riflessioni di senso. Consigliabile, brillante, per dibattiti.

“Buen Camino”
A cinque anni da “Tolo tolo” (2020), ritorna Luca Medici con la sua maschera comica Checco Zalone. “Buen camino”, diretto da Gennaro Nunziante, ci propone Zalone in una versione ultra-opulenta e cafona, un super ricco che ha ereditato una fortuna dal padre; un uomo grottesco e superficiale che avvia una parabola di cambiamento grazie alla figlia adolescente e all’esperienza del Cammino di Santiago. La coppia Medici-Nunziante, attraverso la parabola del protagonista, rende omaggio all’esperienza del Cammino di Santiago, al suo fermento laico ma soprattutto religioso. “Buen camino” è una commedia dall’umorismo simpatico e un po’ grossolano, in linea con la cifra comica di Zalone. Consigliabile, brillante, per dibattiti.

“Oi Vita Mia”
Dopo “Amici come noi” (2014), “Belli ciao” (2022) e “Come può uno scoglio” (2023), Pio e Amedeo tornano al cinema con “Oi Vita Mia”, e questa volta anche da registi. Il film è ambientato nella città di Vieste, dove Pio gestisce una comunità di recupero per ragazzi e l’amico Amedeo una casa di riposo per anziani. A causa di un problema, le due realtà sono forzate alla coabitazione; l’inizio della convivenza è in salita, ma grazie alla (ritrovata) complicità tra i due, e all’aiuto dell’anziano Mario (Lino Banfi), lo scontro diventa incontro… I due comici hanno costruito un racconto di respiro sociale, affrontando temi universali e di stringente attualità, che esplorano e un po’ dissacrano con la loro consueta verve comica. Un racconto nazional-popolare che punta a coinvolgere più frange generazionali. Una commedia scanzonata e brillante, furba e irriverente, con qualche scivolata. Consigliabile, problematico, per dibattiti.

Varang (Oona Chaplin) in 20th Century Studios’ AVATAR: FIRE AND ASH. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2025 20th Century Studios. All Rights Reserved.

“Avatar. Fuoco e cenere”
“Avatar. Fuoco e cenere” firmato James Cameron è il titolo più grintoso delle feste. Forte del successo di una saga record dal 2009 con due titoli all’attivo che hanno sbancato il box office mondiale, “Avatar. Fuoco e cenere” ci riporta sul pianeta di Pandora dove Jake Sully e sua moglie Neytiri insieme ai loro figli vivono tra le barriere coralline; la perdita del loro maggiore è una ferita aperta, bruciante, che rischia di disperderli. A spingerli alla reazione e a ritrovare coesione è un nuovo nemico, il “popolo della cenere” guidato dalla spregiudicata Varang. “Avatar. Fuoco e cenere” è un appassionante e imponente – anche nella durata, 197 minuti – racconto di respiro epico che omaggia il western hollywoodiano classico rivisitato in chiave fantastica, impreziosito da un vortice di effetti speciali. Anche se con meno smalto e pathos poetico del precedente “Avatar. La via dell’acqua”, è comunque grande cinema. Consigliabile, problematico, per dibattiti.

“Primavera”
È l’“outsider” tra colossal, film animati e commedie italiane. “Primavera” di Damiano Michieletto è un intenso e ricercato dramma storico che prende le mosse da un romanzo Premio Strega, “Stabat Mater” di Tiziano Scarpa. Scritto da Ludovica Rampoldi e interpretato con efficacia da Tecla Insolia e Michele Riondino, “Primavera” ci racconta il cammino di formazione e ribellione di una giovane nella Venezia del ‘700. È la storia di Cecilia, orfana cresciuta nel Pio Ospedale della Pietà che suona il violino nell’orchestra della struttura in attesa del matrimonio combinato al di là della sua volontà. Quando a dirigere l’orchestra arriva don Antonio Vivaldi, la vita e i sogni di Cecilia cambiano. “Primavera” è un film che conquista per forma e contenuto: per lo stile di racconto di Michieletto, che fa tesoro della sua esperienza teatrale, ma anche per la messa in scena, i costumi e le musiche. Funziona poi per la forza di un racconto, quello di una giovane accesa dalla musica che sogna di evadere dalla propria condizione. Film raffinato ed elegante. Consigliabile, problematico-poetico, per dibattiti.

“Norimberga”
Il 20 novembre 1945, si aprì il processo di Norimberga, tribunale internazionale chiamato a giudicare i crimini nazisti. A 80 anni di distanza un film ne ricostruisce il difficile iter: è “Norimberga” di James Vanderbilt, alla sua seconda regia dopo “Truth” (2015). Protagonisti i Premi Oscar Russell Crowe e Rami Malek. Il film prende le mosse dal libro “Il Nazista e lo psichiatra” (2013) di Jack El-Hai e la prospettiva del raccolto è quella dello psichiatra Douglas Kelley, tra le fila dell’esercito statunitense, chiamato a valutare la condizione dei gerarchi nazisti in attesa di giudizio. In particolare, a lui spetta il braccio di ferro mentale con Hermann Göring, numero due del Reich. Vanderbilt governa un racconto storico intenso e vigoroso, che corre veloce sul tracciato narrativo tipico del cinema “a stelle e strisce”. Una narrazione giocata in chiaroscuro, che va oltre la polarizzazione bene-male, buoni-cattivi. Vanderbilt riconosce che laddove ci sono guerra e violenza, non c’è mai piena umanità, giustizia. Russell Crowe offre ancora una volta un’interpretazione che lascia il segno. Consigliabile, problematico, per dibattiti.

Left-Handed Girl. (L-R) Janel Tsai as Shu-Fen, Nina Ye as I-Jing and Shih-Yuan Ma as I-Ann in Left-Handed Girl. Cr. LEFT-HANDED GIRL FILM PRODUCTION CO, LTD © 2025.

“La mia famiglia a Taipei”
Ha vinto la 20a Festa del Cinema di Roma. È il dramedy familiare “La mia famiglia a Taipei” di Shih-Ching Tsou, taiwanese di origini ma naturalizzata statunitense. Il film è la sua opera prima, dopo una serie di progetti condivisi con Sean Baker (suo è “Anora”, Palma d’oro al Festival di Cannes e quattro Premi Oscar nel 2025), che ora la supporta come produttore. Un film che si muove tra dramma sociale e familiare con lampi di umorismo pungente. Ci racconta un viaggio verso il riscatto di una famiglia traballante, che è chiamata ad affrontare non pochi problemi, in primis materiali, ma anche irrisolti del passato, segnati da verità nascoste e silenzi gravosi. Tre donne, una madre e due figlie, che iniziano questo percorso disunite e alla fine si ritrovano solidali, grazie a una rinsaldata tenerezza e al coraggio della verità. Una buona opera prima per un pubblico adulto. Complesso, problematico, per dibattiti.

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