Achivio Storico

ALBERGO NORD

Regia
Marcel Carn?
Anno di uscita
1938

titolo_originale: Hotel du Nord

interpreti: Annabella (Ren?e), Louis Jouvet (Edmond), Arletty (Raymonde), Jean-Pierre Aumont (Pierre), Andr? Brunot (l?albergatore), Jane Marken (sua moglie), Paulette Dubost (Ginette), Fran?ois P?rier (Adrien), Ren? Bergeron (Maltaverne), Bernard Blier (Prosper), Marcel Andr?, Lurville, Claude Dauphin

genere: drammatico

soggetto: dal romanzo omonimo di Eug?ne Dabit

sceneggiatura: Henri Jeanson e Jean Aurenche

dialoghi: Henri Jeanson

fotografia: Armand Thirard

scenografia: Alexandre Trauner

musica: Maurice Jaubert

produzione: Jacques Lucachevitch per S.E.D.I.F.

distribuzione: E.I.A.

durata: 95?

tematiche: amore

trama: Due giovani fuggiti di casa per convivere insieme, capitano in un alberguccio della periferia parigina amareggiati dalle ostilit? che oppone loro la vita e pensano di uccidersi. Ma mentre la ragazza porta a compimento questo proposito, il giovane, spaventato, fugge dalla compagna che crede gi? morta. Nella stanza attigua vive un?altra coppia di amanti che si trovano indirettamente coinvolti nelle indagini compiute dalla polizia. Il giovane, che ? stato preso, si accusa come uccisore, mentre il primo pensiero della ragazza in via di guarigione, ? di amore per il compagno. Tra i due per? pare non vi sia pi? possibilit? di intesa perch? la vergogna che egli prova per la propria condotta lo rende ribelle a ritornare nella vita. La ragazza scacciata e insultata dal fidanzato si lascia circuire dalle promesse del vicino di stanza che le propone di fuggire lontano. Ella accetta, ma nell?atto di allontanarsi reagisce, rimane e si ricongiunge al giovane che ama il quale frattanto ? uscito di prigione.

giudizio_artistico: Efficace e suggestiva l?atmosfera grigia, pesante, borghese della vita di periferia; monotonia di stati d?animo per loro natura paludosi; un eccessivo parallelismo di situazioni nei personaggi ben disegnati dal regista e dagli interpreti; in complesso un film esteticamente notevole.

giudizio_morale: L?assenza di qualsiasi preoccupazione morale in questa squallida e spietata rappresentazione di relazioni illecite, descritte come un fatto normale, inducono a tener lontano ogni genere di pubblico dalla visione. D

nazione: Francia

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