titolo_originale: Love Letters
interpreti: Jennifer Jones (Singleton / Victoria Remington), Joseph Cotten (Alan Quinton), Ann Richards (Dilly Carson), Gladys Cooper (Beatrice Remington), Cecil Kellaway (Mack), Anita Louise (Helen Wentworth), Robert Sully (Roger Morland), Byron Barr (Derek Quinton), Reginald Denny (l'avvocato in tribunale), Ernest Cossart (il vescovo), Ethel May Halls (sua moglie), James Millican (Jim Connings), Lumsden Hare (Mr. Quinton), Winifred Harris (sua moglie), Matthew Boulton (il giudice), David Clyde (il postino), Ian Wolfe (il vicario), Alec Craig (Dodd), Arthur Hohl (Jupp), Constance Purdy ("Old Hag"), Anthony Marsh (il giovanotto al party), Gig Young (Derek Quinton), Nina Borget (la cameriera al banco dell'Italian Inn), Clifford Brooke (il guidatoe del carro), Conrad Binyon (il ragazzo in biblioteca), Harry Allen (il contadino), Connie Leon (l'infermiera), Helena Grant (un'aiutante), George Humbert (il padrone dell'Italian Inn), Catherine Craig (Jeanette Campbell), Louise Currie (Clara Foley), Monica Vicare, Ottola Nesmith, Jennifer West, Mary Field
genere: drammatico
soggetto: dal romanzo Pity My Simplicity di Chris Massie
sceneggiatura: Ayn Rand
fotografia: (in bianco e nero con una sequenza in Technicolor) Lee Garmes
effetti_speciali: Gordon Jennings
scenografia: Hans Dreier e Roland Anderson
costumi: Edith Head
musica: Victor Young
montaggio: Anne Bauchens
produzione: Hal B. Wallis per Paramount
distribuzione: Paramount
durata: 101'
tematiche: amore; matrimonio rapporto di coppia; handicap
trama: Al fronte, Alain scrive per conto del suo amico Roger delle lettere d'amore destinate ad una fanciulla, Vittoria. Egli è preso dal giuoco e comprende che Vittoria è assai sensibile alla sua prosa. Roger ritorna in Inghilterra e sposa la ragazza. Quando anche Alain ritorna dopo più di un anno, conosce Vittoria che avendo perduto la memoria non si ricorda né il suo passato né il suo nome. Il suo matrimonio con Roger fu disgraziato perché essa non trovò in lui l'essere delicato delle lettere. Durante una violenta discussione Roger venne pugnalato. Malgrado tutto ciò Alain sposa Vittoria che poco a poco riacquista la memoria e Alain apprende che Roger non fu ucciso da Vittoria ma dalla sua madre adottiva che voleva proteggerla dalla sua brutalità. Alain e Vittoria possano finalmente vivere felici la loro vita.
giudizio_artistico: L'originalità dello spunto, una ambientazione perfetta, uno studio psicologieo approfondito dei personaggi ed una interpretazione di prima qualità, conferiscono alla pellicola delle indiscutibili qualità artistiche.
giudizio_morale: Benché la vicenda sia condotta con lodevole discrezione, tuttavia non si ritiene adatta per un pubblico giovanile. A
nazione: Stati Uniti