interpreti: Luciano De Ambrosis (Pricò), Isa Pola (Dina, sua madre), Emilio Cigoli (Andrea, il padre), Adriano Rimoldi (Roberto, l'amante di Dina), Giovanna Cigoli (Agnese), Jone Frigerio (la nonna di Pricò), Maria Gardena (la signora Uberti), Tecla Scarano (la signora Resta), Armando Migliari (il commendatore) Agnese Dubbini (la padrona della pensione), Achille Majeroni (il cavalier Ponti), Guido Morisi (Gigi Sbarlani), Olinto Cristina (il rettore del collegio), Dina Perbellini (zia Perelli), Nicoletta Parodi (Giuliana), Zaira La Fratta (Paolina), Mario Gallina (il medico), Augusto Di Giovanni (il fratello di Andrea), Claudia Marti (Dada), Lina Marengo (la signora sul treno), Riccardo Fellini (Riccardo), Carlo Ranieri (il professore che gioca a bocce), Luigi A. Garrone (l'ubriaco sulla spiaggia), Ernesto Calindri (il gagà sulla spiaggia), Aristide Garbini, Vasco Creti, Gino Viotti, Alfredo Salvadori, Astorre Pederzoli, Rita Livesi, Giulio Alfieri, la piccola Giovanna Ralli (la bambina che gioca nei giardinetti) e l'illusionista Cesare Gabrielli (se stesso)
genere: drammatico
soggetto: dal romanzo Pricò [1924] di Cesare Giulio Viola
sceneggiatura: Cesare Zavattini, Cesare Giulio Viola, Vittorio De Sica, Adolfo Franci, Margherita Maglione, Gherardo Gherardi
fotografia: Giuseppe Caracciolo
scenografia: Vittorio Valentini
musica: Renzo Rossellini
montaggio: Mario Bonotti
produzione: Scalera Film / Invicta
distribuzione: Scalera Film
durata: 90'
tematiche: matrimonio rapporto di coppia; famiglia - rapporto genitori-figli; bambini
trama: La vicenda descrive le avventure di una donna disonesta, moglie di un bravo impiegato di banca e madre di un grazioso bambino, la quale dopo aver vergognosamente abbandonato la casa una prima volta e dopo aver ottenuto dal marito il perdono, torna a fuggire con il suo amante per la seconda volta provocando il suicidio del marito che non può rassegnarsi a perderla e lo strazio del povero bimbo il quale guarda, vede, giudica e soffre con la disperazione della sua piccola anima dischiusa per la prima volta al lume della cattiveria umana.
giudizio_artistico: Il racconto è narrato con sufficiente perizia e si svolge serrato raggiungendo spesso una sentita drammaticità. Degna di rilievo la interpretazione.
giudizio_morale: Il film che vuole essere un severo ammonimento per i genitori, ha delle indubbie qualità positive, ma la arditezza di talune situazioni e l'inserzione di scene sconvenienti, oltre alla natura stessa della vicenda narrata, consigliano di riservare la visione del film soltanto a persone di piena maturità di giudizio. Ar
nazione: Italia