Achivio Storico

NASCE UNA STELLA

Regia
Gregory Ratoff
Anno di uscita
1943

titolo_originale: Something to Shout About

interpreti: Don Ameche (Ken Douglas), Janet Blair (Jeanie Maxwell), Jack Oakie (Larry Martin), William Gaxton (Willard Samson), Cobina Wright, Jr. (Donna Davis), Veda Ann Borg (Flo), Hazel Scott (se stessa), Cyd Charisse (Lily), Vivian Blaine, Perry Como

genere: commedia

soggetto: Fred Schiller

sceneggiatura: Lou Breslow, Edward Eliscu, George Owen

fotografia: Franz Planer

scenografia: Nicolai Remisoff e Lionel Banks

musica: Gil Grau, Cole Porter, David Raksin, Morris W. Stoloff

direzione_musicale_e_supervisione: Morris W. Stoloff

coreografia: David Lichine

montaggio: Otto Meyer

produzione: Gregory Ratoff per Columbia

distribuzione: C.E.I.A.D.

durata: 88?

tematiche: teatro

trama: Una giovane musicista e compositrice di canzoni, che vive in provincia dando lezioni di musica, va a passare qualche giorno di vacanza a New York. Qui incontra per caso un giornalista, che la mette a contatto con organizzatori di riviste, che scoprono in lei un vero talento di artista. Un noto impresario le fa fare una prova, che costituisce per la nascente stella un gran successo; ma la gelosia della pseudo-diva, che ? la finanziatrice degli spettacoli, le impedisce d?iniziare la sua carriera sulla scena. Per mancanza di una vedetta di talento, gli spettacoli, bench? allestiti sfarzosamente, vanno a rotoli. Allora, per iniziativa del giornalista e di un amico suo, un veterano del variet?, viene allestito, con mezzi modesti, un nuovo spettacolo, sul tipo dell?antico, onesto vaudeville, caro ai nostri padri. Animato dalle canzoni e dall?arte della nuova stella, lo spettacolo si tramuta in un trionfo.

giudizio_artistico: La trama banale e alquanto confusa, serve di pretesto per la presentazione di numeri di variet?, alcuni dei quali sono di una lubricit?, che oltrepassa ogni limite. La recitazione ? in complesso buona, la regia poco efficiente.

giudizio_morale: Come si ? gi? accennato, alcune sequenze del film sono di una oscenit? fortunatamente poco comune. Se dal confronto tra il variet? licenzioso e l?onesto vaudeville risultasse chiara ed evidente la condanna del primo, si potrebbe pensare che - a parte le sequenze condannabili - la tendenza del film sia degna di lode. Ma la vicenda ? condotta in modo da farci escludere simile ipotesi. Dobbiamo quindi pronunciare un giudizio del tutto negativo, sconsigliando ad ogni specie di pubblico la visione di questo film. E

nazione: Stati uniti

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