David 2025, Delpero e Vicario: è il trionfo delle registe

giovedì 8 Maggio 2025
Un articolo di: Sergio Perugini

Qui non è Hollywood. Non il titolo della serie su Disney+, ma una constatazione sull’andamento della serata di premiazione dei David di Donatello, i riconoscimenti dell’Accademia del Cinema Italiano, evento di gala organizzato sontuosamente negli studi di Cinecittà e in diretta su Rai Uno. La distanza con i premi “a stelle e strisce” non è per il valore dei titoli in gara bensì per lo svolgimento della cerimonia in tv. Lodando i padroni di casa, la sempre brava ed elegante Elena Sofia Ricci e il brillante performer Mika, la serata ha risentito purtroppo di un andamento lento, dispersivo e a tratti caotico. Presentazioni poco incisive, ondivaghe tra copione e improvvisazioni, ringraziamenti debordanti e dilatazioni temporali fuori controllo. Peccato, perché la scenografia era imponente, da palco di Sanremo, e la qualità dei titoli in gara e degli artisti presenti elevata e promettente.

Roma, 7 Maggio 2025: Margherita Vicario ritira il David di Donatello per il migliore esordio alla
regia per il film Gloria!

I vincitori: Delpero e Vicario protagoniste
Vince le statuette di peso “Vermiglio” di Maura Delpero, splendido e poetico film sul crinale della Seconda guerra mondiale, una storia dolente che ha però il sapore di rinascita e di speranza, opera che brilla dall’81ª Mostra del Cinema di Venezia (Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria) e ha rappresentato l’Italia nella lunga corsa agli Oscar. Ai David di Donatello la Delpero conquista in particolare tre statuette significative (sette riconoscimenti in tutto): miglior film dell’anno, sceneggiatura originale e soprattutto miglior regia. Quest’ultimo riconoscimento le permette di entrare nella storia dei David e del cinema italiano: è la prima regista donna incoronata nel corso di 70 edizioni. Donne che rompono il soffitto di cristallo. E la Delpero non è la sola. Incoronata miglior regista esordiente è la versatile Margherita Vicario, che si alterna con disinvoltura tra regia, scrittura, recitazione, composizione e canto. La Vicario ha trionfato con il suo film “Gloria!”, in cartellone nel 2024 al Festival di Berlino, vincendo in totale tre David di Donatello: oltre all’esordio alla regia anche per la colonna sonora e il brano originale “Aria!”, battendo la favorita “Diamanti” interpretata da Giorgia.

Roma, 7 Maggio 2025: Elio Germano ritira il David di Donatello per il miglior attore protagonista
per il film Berlinguer – La grande ambizione

Gli attori protagonisti e i premi tecnici
Lasciano il segno anche le vittorie degli attori protagonisti: Elio Germano si aggiudica il suo sesto David in carriera con il suo intenso ruolo di Enrico Berlinguer nel film “Berlinguer. La grande ambizione” di Andrea Segre, mentre la ventunenne Tecla Insolia conquista il titolo di miglior attrice per “L’arte della gioia”, film-miniserie di Valeria Golino, che recupera il romanzo di Goliarda Sapienza. La giovane attrice, nonché cantante, era candidata anche come non protagonista per “Familia” di Francesco Costabile.
Quattro statuette “tecniche”, poi, alla coproduzione italo-francese “Le déluge. Gli ultimi giorni di Maria Antonietta” diretto da Gianluca Jodice: miglior scenografia (Tonino Zera, Maria Grazia Schirripa, Carlotta Desmann), costumi (Massimo Cantini Parrini), trucco (Alessandra Vita, Valentina Visintin) e acconciatura (Aldo Signoretti, Domingo Santoro).

Roma, 7 Maggio 2025: Ferzan Özpetek ritira il David di Donatello dello spettatore per Diamanti

David dello Spettatore e delusioni
Il riconoscimento del pubblico, il David dello Spettatore, è andato all’ottimo “Diamanti” di Ferzan Ozpetek, inspiegabilmente penalizzato da poche candidature: il film correva solo con Geppi Cucciari come attrice non protagonista – e le altre favolose diciassette attrici? – e la canzone originale interpretata da Giorgia. Per non parlare del fatto che siano stati ignorati costumi e scenografie. A uscire a mani vuote dalla cerimonia dell’Accademia del Cinema Italiano è Paolo Sorrentino, che con il suo film “Parthenope” – forte di 15 candidature, il grande favorito insieme ad Andrea Segre – non conquista alcuna statuetta. Dispiace soprattutto per l’ottima Luisa Ranieri.

Roma, 7 Maggio 2025: Pupi Avati ritira il David di Donatello alla Carriera

Fuori programma: il discorso di Pupi Avati
Uno dei decani del cinema italiano, Pupi Avati, ha ottenuto il David di Donatello alla carriera. L’autore bolognese è apparso sì onorato, ma anche un po’ amareggiato: si è lanciato in un appello alle forze di governo e opposizione per sostenere con più vigore il settore cinema e audiovisivo: “Questa festa non assomiglia al cinema italiano. Qui c’è l’opulenza, mentre voglio ricordare che le società di produzione stanno facendo una fatica pazzesca. Hanno bisogno di maggiore sostegno”.

Vermiglio

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