Dentro la Tv: Rai, la miniserie “La ricetta della felicità” diretta da Campiotti

lunedì 29 Settembre 2025
Un articolo di: Sergio Perugini

Feel-Good Movies. Nel mondo anglosassone si chiamano anche “Cozy Movies”, ovvero titoli che riscaldano il cuore e motivano l’animo, storie che aiutano a ritrovare una scintilla di fiducia. Una categoria narrativa che Hollywood ha sempre abitato con grande slancio. Tra i titoli “Baby Boom” del 1987 diretto da Charles Shyer con Diane Keaton, dove una donna in carriera nella New York dei ruggenti anni ’80 rinuncia a tutto e riparte da zero in un paesino del Vermont per crescere una bambina in affidamento; un inizio che aprirà nuove, brillanti, opportunità. Più di recente, dall’Inghilterra la commedia “Ricomincio da noi” del 2017 di Richard Loncraine con Imelda Staunton, dove una donna borghese sulla sessantina perde casa e agiatezza a seguito del tradimento del marito; decide di ricominciare recuperando il legame con la sorella e soprattutto sfidando le sue rigidità con il ballo. Dal 25 settembre 2025 su Rai Uno e RaiPlay c’è la miniserie “La ricetta della felicità” diretta da Giacomo Campiotti, una produzione Stand-by-me e Rai Fiction, con Cristiana Capotondi, Lucia Mascino, Eugenio Franceschini, Flavio Parenti, Valeria Fabrizi e Andrea Roncato. Quattro prime serate, otto episodi da 50 minuti.

La storia. Milano, Marta è una quarantenne sposata con il broker finanziario Enrico e madre dell’adolescente Greta. Amante dei fiori, Marta conduce una vita agiata, senza troppi scossoni. Una sera alla sua porta bussa la Guardia di Finanza che le perquisisce casa e la informa che il marito si è dato alla fuga con l’accusa di riciclaggio. Ferita, ingannata, Marta si rimbocca le maniche e parte insieme alla figlia e alla suocera Rosa per l’Emilia-Romagna. L’auto le si blocca in panne nella località Marina di Romagna, dove trova inaspettata ospitalità dal meccanico Susanna, che gestisce anche la pensione “La Rotonda”. Lì Marta farà esperienza di una comunità accogliente, che le darà la forza di ricominciare…

Pros&Cons. “Ho accettato con piacere di lavorare a questo progetto – ha sottolineato il regista – perché i temi ‘nascosti’ in questa divertente commedia mi sono subito sembrati interessanti. Marta è una donna a cui, improvvisamente ed inaspettatamente, crolla il mondo addosso. (…) Ho cercato di raccontare questi personaggi, arricchendo le sceneggiature con affetto, senza giudizio, trovando in ognuno di essi un momento di verità e di profonda umanità per dimostrare che esiste la possibilità di vivere delle relazioni sincere, pulite, solidali e gioiose anche in mezzo al turbinio di avvenimenti complicati”. Così Giacomo Campiotti – tra i suoi lavori “Braccialetti Rossi”, “La sposa” –, che si muove con il suo stile luminoso e gentile su un copione scritto da Anna Mittone, Simona Coppini e Mauro Casiraghi. L’andamento del racconto è lineare e sostanzialmente leggero, tipico delle commedie di rispiro familiare e sentimentale, capace di attraversare con agilità i problemi più o meno gravi che assalgono i protagonisti. Seppure faccia leva su un cast corale che abbraccia le varie generazioni spettatoriali, “La ricetta della felicità” di fatto poggia su due figure femminili, Marta e Susanna, che Cristiana Capotondi e Lucia Mascino abitano con credibilità e giocosità. Il racconto procede lieve, a volte persino un po’ mieloso ed evanescente, ma nel complesso soddisfa la vocazione generalista, la proposta per un pubblico misto in cerca di evasione e buonumore. Consigliabile, problematico-semplice.

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