Dentro la Tv: Su Disney+ la miniserie “Under the Bridge” con Lily Gladstone

lunedì 15 Luglio 2024
Un articolo di: Sergio Perugini

Detective. I crime polizieschi più interessanti degli ultimi anni sono caratterizzati da personaggi femminili forti, da granitiche e determinate custodi della legge, segnate da fratture dell’anima. È il caso della serie “True Detective: Night Country” (2024, Sky), firmata Issa Lòpez con Jodie Foster e Kali Reis nei panni delle livide detective Liz Danvers ed Evangeline Navarro. Ancora, è la miniserie “Omicidio a Easttown” (2021, Sky) ideata da Brad Ingelsby con la sorprendente Kate Winslet nei panni della poliziotta Mare Sheehan, graffiata dal dolore della perdita di un figlio ma ancorata alla realtà da un forte senso della giustizia. Sullo stesso binario la serie Disney+ “Under the Bridge” (dal 10 luglio) di Quinn Shephard dal romanzo omonimo di Rebecca Godfrey. Protagoniste la candidata all’Oscar Lily Gladstone (“Killers of the Flower Moon”, 2023) e Riley Keough, rivelazione di “Daisy Jones & the Six” (Prime Video, 2023).

La storia. Canada, città di Victoria, British Columbia. La giovane quindicenne Reena Virk, figlia di genitori indiani, scompare all’improvviso. Nessuno sa nulla. Rapidamente però finiscono al centro delle indagini ragazze e ragazzi accusati di bullismo. Quando il corpo di Reena affiora sulla riva del fiume, il peso delle accuse cambia. A indagare, la poliziotta Cam Bentland e la scrittrice Rebecca Godfrey…

Pros&Cons. Alla base c’è un duro fatto di cronaca che ha scosso l’opinione pubblica canadese: un’adolescente di origini indiane percossa e lasciata morire. Indiziati dei giovani coetanei. La miniserie “Under the Bridge” parte, dunque, da un avvenimento drammatico, procedendo poi con una dinamica di racconto articolata e sfumata, giocata su ipotesi, sviamenti e sorprese. Un crime fosco che poggia su una linea investigativa forte, affidata alla poliziotta Cam Bentland, l’ottima Lily Gladstone, chiamata a far luce sul delitto, aggirando ostacoli interni alla polizia, omertà tra la comunità locale e una ex amica – forse qualcosa di più – che la spinge a riaprire vecchie ferite di gioventù. È la scrittrice Rebecca Godfrey, la valida Riley Keough, che per completare il suo romanzo-inchiesta sui ragazzi perduti di Victoria si addentra pericolosamente in pieghe sociali accese da ribellione e vacuità. Il tema della famiglia “spezzata” è uno dei fili rossi di questa miniserie, sottolineando la grande assenza di figure educative e l’incapacità di ascolto in casa. A funzionare è soprattutto l’atmosfera del racconto: una nebbia esistenziale che ammanta l’animo dei protagonisti, colori freddi e lividi che si ritrovano poi riflessi nelle scenografie e nel paesaggio canadese. A imprimere forza alla storia le due protagoniste, che abitano personaggi marcati da tempra e fragilità, acutezza e dolenza. “Under the Bridge” è una miniserie in 8 episodi da 50-60 minuti, che parte con passo deciso e coinvolgente. Certamente per un pubblico adulto. Serie complessa, problematica.

Forse ti interessa anche:

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV