After the Hunt. Dopo la caccia

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Amore-Sentimenti, Donna, Educazione, Giustizia, Lavoro, LGBTQ+, Mass-media, Matrimonio - coppia, Politica-Società, Potere, Psicologia, Solidarietà
Genere
Drammatico
Regia
Luca Guadagnino
Durata
139'
Anno di uscita
2025
Nazionalità
Usa
Titolo Originale
After the Hunt
Distribuzione
Eagle Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Nora Garret
Fotografia
Malik Hassan Sayeed
Musiche
Trent Reznor, Atticus Ross
Montaggio
Marco Costa
Produzione
Imagine Entertainment (Brian Grazer, Allan Mandelbaum, Jeb Brody)

Interpreti e ruoli

Julia Roberts (Alma), Ayo Edebiri (Maggie), Andrew Garfield (Hank), Michael Stuhlbarg (Frederik), Chloe Sevigny (Dr.ssa Kim Sayers)

Soggetto

Stati Uniti oggi, Campus di Yale. Alma è una professoressa in carriera in attesa della cattedra stabile nel prestigioso ateneo; come collaboratori i brillanti Hank e Maggie, lui già ricercatore-docente e lei nel pieno della ricerca di Dottorato. Alma è solita invitarli a casa, nelle eleganti cene-dibattito letterario che organizza insieme al marito psicanalista Frederik. Il giorno dopo una serata trascorsa insieme, Maggie confessa ad Alma di essere stata aggredita e abusata da Hank. Alma è raggelata, manifesta turbamento ma anche sospetto; si chiede dove sia la verità. Temendo che la sua posizione accademica venga compromessa, sulle prime esita poi offre credito alla testimonianza di Maggie. Ben presto però la notizia diventa di dominio pubblico e l’ateneo avvia un’inchiesta…

Valutazione Pastorale

A Luca Guadagnino va riconosciuta, oltre al talento stilistico con cui governa i suoi racconti, anche una vivace curiosità narrativa che lo porta a sposare progetti ogni volta diversi, giocati tra originalità e audacia. Dopo i recenti “Bones and All” (2022), “Challengers” (2024) e “Queer” (2024), arriva nei cinema con “After the Hunt. Dopo la caccia” – fuori Concorso all’82a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia (2025) –, un dramma psicologico pronto a sconfinare nel thriller esistenziale che esplora verità e menzogna in ambito professionale, ma anche relazionale, tra amicizia, famiglia e legami affettivi. Qual è la verità e il suo prezzo? Su copione di Nora Garrett, il film fa perno sulla diva hollywoodiana Julia Roberts, ben affiancata da Ayo Edebiri, Andrew Garfield, Michael Stuhlbarg e Chloë Sevigny. Prodotto da Amazon MGM Studios, il film è nelle sale dal 16 ottobre con Eagle Pictures.
La storia. Stati Uniti oggi, Campus di Yale. Alma è una professoressa cinquantenne in carriera in attesa della cattedra stabile nel prestigioso ateneo; come collaboratori i brillanti Hank e Maggie, lui già ricercatore-docente e lei nel pieno della ricerca di Dottorato. Alma è solita invitarli a casa, nelle eleganti cene-dibattito letterario che organizza insieme al marito psicanalista Frederik. Il giorno dopo una serata trascorsa insieme, Maggie confessa ad Alma di essere stata aggredita e abusata da Hank. Alma è raggelata, manifesta turbamento ma anche sospetto; si chiede dove sia la verità. Temendo che la sua posizione accademica venga compromessa, sulle prime esita poi offre credito alla testimonianza di Maggie. Ben presto però la notizia diventa di dominio pubblico e l’ateneo avvia un’inchiesta…
“È un thriller – sottolinea il regista – che si interroga non su quale sia la verità dei fatti ma quante verità esistano in emerito a essi. E chi dovrebbe decidere cosa è giusto. Il film esamina cosa comporta prendere decisioni etiche per noi stessi e per gli altri”. “After the Hunt. Dopo la caccia” è un film stratificato, che esplora sì i tornanti della verità ma anche quelli dell’animo umano. Anzitutto segue la traiettoria di Alma, che Julia Roberts tratteggia con grande padronanza e mistero, una docente che da tempo attende la stabilizzazione nel prestigioso ateneo; a un passo dal traguardo subisce il contraccolpo di uno scandalo, quello che riguarda i suoi collaboratori. Vorrebbe essere di supporto, ma al contempo è assalita dall’ansia di essere “contaminata” da quelle accuse spinose. Sullo sfondo, poi, emerge dal suo passato qualcosa di rimosso, di non detto, un compromesso che ne mina la reputazione e la stabilità psicologica.
E poi c’è il tema dell’abuso, della denuncia, di una giovane donna, afroamericana e omosessuale, che punta il dito contro un suo superiore. Guadagnino costruisce abilmente il racconto, dipingendo Maggie sia come vittima sia come “manipolatrice”, che sembra usare tale “denuncia” per ottenere traguardi accademici che altrimenti non riuscirebbe a raggiungere. Qual è dunque la verità? Abuso vergognoso o calunnia lucrosa? Tema insidioso e scivoloso, soprattutto negli Stati Uniti, dove il dibattito è più polarizzato e divisivo, che l’autore affronta con astuzia e coraggio, spingendo lo spettatore a interrogarsi, a cercare di capire dove sta la verità.
“After the Hunt. Dopo la caccia” è un film che funziona per la regia di Guadagnino e per i suoi interpreti, soprattutto Julia Roberts. L’impianto del racconto è adeguatamente fumoso, enigmatico, sconta però alcune lungaggini e una durata eccessiva (139 minuti) che alla fine ne depotenzia l’impatto. Nell’insieme, un’opera che conferma versatilità e stile di un autore che si dimostra sempre più maturo a livello artistico e con una vocazione internazionale. Complesso, problematico, per dibattiti.

Utilizzazione

Per la complessità e delicatezza dei temi in campo, il film richiede un pubblico adulto.

Le altre valutazioni

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV