
Interpreti e ruoli
Brad Pitt (Ladybug), Sandra Bullock (Maria), Aaron Taylor Johnson (Tangerine), Brian Tyree Henry (Lemon), Michael Shannon (Morte bianca), Hiroyuki Sanada (L'anziano), Joey King (Prince), Zazie Beetz (Hormet), Logan Lerman (Il figlio di Morte bianca), Andrew Koji (Kimura), Bud Bunny (TWolf)
Soggetto
Ladybug è un killer perseguitato dalla sfortuna, o almeno, così crede lui. Deciso a portare a compimento per una volta tanto senza imprevisti un incarico all’apparenza semplice – rubare una valigetta – sale su uno dei cosiddetti "treni-proiettile" sulla tratta Tokyo- Kyoto. Quello che non sa è che lì troverà altri killer legati fra loro, ma con obiettivi contrastanti.
Valutazione Pastorale
Diretto da David Leitch, (regista di action film come “Fast & Furious - Hobbs & Shaw” 2019 e “Deadpool 2”, 2018), e tratto dal romanzo di Kōtarō Isaka “I sette killer dello Shinkansen”, "Bullet Train” è un thriller pulp adrenalinico, autoironico e un po’ folle, ad alto tasso di colpi di scena. La storia (per quel che si può dire senza rovinare le molte sorprese). Brad Pitt, è un killer che, contrariamente al suo soprannome – Ladybug, ovvero coccinella -, è convinto di essere perseguitato dalla cattiva sorte. Ingaggiato da una misteriosa organizzazione guidata da una donna (Sandra Bullock), che gli impartisce telefonicamente le istruzioni del caso, per rubare una valigetta, sale su uno dei cosiddetti "treni-proiettile" sulla tratta Tokyo – Kyoto. Quello che non sa è che sul treno ci sono altri killer con obiettivi divergenti, ma comunque collegati alla misteriosa valigetta. Passando da un vagone all’altro facciamo così conoscenza con i due sicari custodi della valigetta, i “gemelli” Lemon e Tangerine (Brian Tyree Henry e Aaron Taylor-Johnson) assoldati dal criminale di origine russa, Morte Bianca (Michael Shannon) con l’incarico di riportargli a casa il figlio (Logan Lerman). A seguire incontriamo The Prince, una ragazzina (apparentemente) indifesa che ricatta il giapponese Kimura (Andrew Koji) perché l’aiuti a portare a compimento un suo complicato progetto. Entrano nella partita anche Hormet (Zazie Beetz), esperta di veleni e TWolf (Bud Bunny), un sicario messicano in cerca di vendetta.
David Leitch gioca tutta la partita nell’unico ambiente del treno e nel lasso temporale del viaggio stesso, usando a piene mani l’espediente del flashback per spiegare il passato, ma anche il presente (“Dieci minuti prima…”) di personaggi e situazioni, col risultato di sovraccaricare una trama che non ne ha di certo bisogno. A questo si aggiunge anche l’irrefrenabile impulso dei protagonisti a spiegare, raccontare, commentare, fare battute che si traduce in un continuo parlarsi addosso prima, durante e dopo ogni incontro/scontro.
Siamo molto lontani dalla trama complessa e dolente di “Assassinio sull’Orient Express” di Agatha Christie, che ha ispirato numerosi registi, (ultimo Kenneth Branagh nel 2017), come pure dalla comicità esplosiva di “Wagon Lits con omicidi”, diretto nel 1976 da Arthur Hiller, con un bravissimo Gene Wilder. II riferimento, più di genere che di sostanza. è ai film di Quentin Tarantino (“Pulp Fiction” 1994, “Kill Bill” 2003 e 2004, e “The Hateful Eight” 2015). “Bullet train” è comunque ben confezionato e può contare su un gruppo di attori, Brad Pitt in testa, davvero azzeccati. Il film è da valutare come complesso, problematico, adatto per un pubblico adulto.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, tenendo conto del divieto ai minori di 14 anni.