
Orig.: Stati Uniti (2014) - Sogg. e scenegg.: Patrick Tobin - Fotogr.(Scope/a colori): Rachel Morrison - Mus.: Christophe Beck - Montagg.: Kristina Boden - Dur.: 100' - Produz.: Ben Barnz, Kristin Hahn, Courtney Solomon, Mark Canton.
Interpreti e ruoli
Jennifer Aniston (Claire Bennett), Adriana Barraza (Silvana), Anna Kendrick (Nina), Sam Worthington (Roy), Felicity Huffman (Annette), Mamie Gummer (Bonnie), William H.Macy (Leonard)
Soggetto
A Los Angeles, Claire Bennett è un avvocato di successo con un dolore fisico che la tormenta, le segna il corpo e il modo con cui cammina. Incapace di gestire la propria rabbia, Claire ha cacciato il marito, ha allontanato gli amici, si è fatta cacciare dal gruppo di sostegno sul dolore all'interno del quale Nina, una delle partecipanti, si è suicidata. Claire vuole saperne di più e così entra nella vita del marito che Nina ha lasciato e del figlio adolescente. Questo nuovo incontro e la presenza della fida governante Silvana aiutano Claire ad intravedere un'uscita dalla malattia.
Valutazione Pastorale
Una professionista senza problemi economici, una donna con l'equilibrio nervoso frantumato, con affettività spezzata e sentimenti frantumati. Jennifer Aniston accetta di essere piena di ferite, senza trucco e con i soli occhi blù in evidenza, e di cercare la sfida con una sottrazione fisica e familiare assoluta. Nel disegnare su Claire i tratti di una quarantenne tesa e intrattabile, quasi alla deriva, la Aniston è indubbiamente brava ed efficace. Si seguono le sue esercitazioni psicanalitiche, il suo trascorrere dall'ex marito al vedovo con figlioletto, i passaggi in Messico, l'inopportuno passaggio dato ad una sconosciuta autostoppista. E poi ad un certo momento lei, che si fa portate in macchina restando stesa per i dolori, comincia imprevedibilmente a rialzarsi. E' guarita? Come ha fatto? Dal punto di vista pastorale, il film è corretto, scorrevole, capace di lanciare segnali di temi seri, e quindi consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e in successive occasioni come ritratto di una donna californiana afflitta da grossi problemi ora veri ora presunti. Sotto forma di metafora di un'America ferita senza sapere perché.