Carlo Acutis. La via al reale

Valutazione
Consigliabile, Semplice, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Chiesa Cattolica, Dialogo, Educazione, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Fede, Giovani, Internet, Mass-media, Metafore del nostro tempo, Morte, Santità, Solidarietà-Amore, Sport, Storia, Tematiche religiose
Genere
Biografico, Documentario
Regia
Tim Moriarty
Durata
95'
Anno di uscita
2025
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Carlo Acutis: Roadmap to Reality
Distribuzione
CREDO
Soggetto e Sceneggiatura
Tim Moriarty
Fotografia
Joshua Flom
Musiche
Sean Beeson
Montaggio
Theresa Cooley
Produzione
Tim Moriarty, Stefan Slovak, James M. Wahlberg, Jonathan Weiss, David DiCerto, Travis Callaway. Casa di produzione: Castletown Media, Wahl St Productions

Film disponibile in esclusiva sulla piattaforma CREDO

Interpreti e ruoli

Andrea Acutis (Andrea Acutis), Antonia Salzano (Antonia Salzano), Katie McGrady (Katie McGrady), Timothy O'Malley (Timothy O'Malley), James Shea (Mons. James Shea), Roger J. Landry (Mons. Roger J. Landry)

Soggetto

Viaggio esperienziale e spirituale di un gruppo di studenti di istituti cattolici promosso dall’University of Mary a Bismarck, nel North Dakota. Un cammino lungo tredici giorni che li porta a Roma e successivamente ad Assisi, per pregare sulla tomba di Carlo Acutis...

Valutazione Pastorale

Come una luce luminosa che si irradia ovunque. Il carisma di Carlo Acutis è sempre più fulgido e diffuso, soprattutto tra i giovani, non solo in Italia ma anche nel resto del mondo. Lo racconta il documentario “Carlo Acutis. La via al reale” ("Carlo Acutis: Roadmap to Reality", 90 minuti), diretto e prodotto da Tim Moriarty e lanciato a livello globale il 28 maggio 2025 sulla neonata piattaforma statunitense CREDO. Un titolo di richiamo come biglietto da visita per un nuovo soggetto streaming targato Castletown Media, che si rivolge al pubblico cattolico – e più in generale cristiano – sul modello dell’esperienza di VatiVision, della bergamasca Officina della Comunicazione.
Il documentario si muove su un doppio binario narrativo. Da un lato racconta il viaggio, esperienziale e spirituale, di un gruppo di studenti di istituti cattolici promosso dall’University of Mary a Bismarck, nel North Dakota. Un cammino lungo tredici giorni che li porta a Roma e successivamente ad Assisi, per pregare sulla tomba di Carlo Acutis. Un pellegrinaggio che diventa occasione di riflessione sul rapporto con i digital e social media, mettendo a fuoco il valore delle relazioni umane oltre la dimensione della rete, richiamando anche la lezione del massmediologo Marshall McLuhan.
Dall’altro lato, il documentario approfondisce la figura del beato attraverso un racconto biografico arricchito da testimonianze di familiari e amici, in primis i genitori Andrea Acutis e Antonia Salzano. La narrazione mette in luce la devozione eucaristica di Carlo e la sua attenzione agli ultimi, fino ai miracoli riconosciuti dopo la sua morte che hanno aperto la strada alla beatificazione e ora alla canonizzazione, prevista durante l’Anno giubilare 2025.
“Carlo Acutis. La via al reale” si presenta come un documentario ispirazionale di matrice statunitense, una produzione dal chiaro imprinting cattolico rivolta a un pubblico specifico. Ma non solo. Tratteggiando una figura venerata in tutto il mondo da giovani credenti come pure da persone “distanti”, il documentario si rivolge a un pubblico ampio e variegato. La sua freschezza narrativa, composta da elementi biografici e testimonianze dirette – comprese le voci dei giovani liceali statunitensi o della podcaster Katie McGrady (conduttrice del “The Katie McGrady Show”) – ne favorisce la scorrevolezza e il coinvolgimento. A tratti, però, i toni enfatici e didascalici ne appesantiscono la narrazione, ancorandolo allo stile di alcune produzioni cattoliche statunitensi come la serie “The Chosen”, firmata Angel Studios.
Nel complesso, “Carlo Acutis. La via al reale” è un documentario arioso e coinvolgente, interessante per conoscere la figura e il carisma del beato, già protagonista di altri prodotti audiovisivi, tra cui “La mia autostrada per il cielo. Carlo Acutis e l’eucaristia” (2016) e “Segni. Miracoli eucaristici” di Matteo Ceccarelli, realizzati da Officina della Comunicazione. Il film sottolinea la vis ispirazionale del giovane milanese per il nostro tempo, anche nel suo rapporto con il mondo digitale. Così lo ricordava Papa Francesco nell’esortazione apostolica Christus vivit (2019): “In tutte le situazioni buie e dolorose di cui parliamo c’è una via d’uscita. Ad esempio, è vero che il mondo digitale può esporti al rischio di chiuderti in te stesso, dell’isolamento o del piacere vuoto. Ma non dimenticare che ci sono giovani che anche in questi ambiti sono creativi e a volte geniali. È il caso del giovane Venerabile Carlo Acutis”. Consigliabile, semplice, adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Programmazione ordinaria e successive occasioni di dibattito in ambito pastorale-educativo.

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