Presentato al 50º Toronto International Film Festival e al 43º Torino Film Festival (2025)
Interpreti e ruoli
Elizabeth Olsen (Joan), Miles Teller (Larry), Callum Turner (Lucke), Da'Vine Joy Randolph (Anna)
Soggetto
Stati Uniti oggi. Larry è un ott’antenne sposato con Joan; a una festa di famiglia si sente male e muore. Poco dopo si risveglia con il suo aspetto da trentenne in un luogo strano, uno scambio ferroviario: è un limbo dove transita per alcuni giorni prima di scegliere la sua destinazione di Aldilà. Larry ha come unico pensiero ricongiungersi con la moglie Joan. Quando la donna lo raggiunge si pone un problema: nel limbo lei ritrova sia Larry che il suo primo marito Luke, morto sessant’anni prima in guerra. Chi scegliere per trascorrere l’eternità?
Valutazione Pastorale
Il grande interrogativo dell’uomo è la morte o, meglio, l’esistenza dopo di essa. Un pensiero che ha sempre attanagliato e stimolato scrittori e registi. Il cinema hollywoodiano ha proposto spesso dei titoli che si sono confrontati con l’argomento, in evidenza “Prossima fermata: paradiso” (1991) di e con Albert Brooks insieme a Meryl Streep e l’animazione Disney “Soul” (2020) di Pete Docter. Al cinema dal 4 dicembre 2025 troviamo una nuova proposta sempre “a stelle e strisce”, la commedia romantica “Eternity” scritta e diretta da David Freyne, con Elizabeth Olsen, Miles Teller e Callum Turner. Nel cast anche la Premio Oscar Da’Vine Joy Randolph. Targato A24, il film è stato presentato in anteprima al Torino Film Festival e lo distribuisce in sala I Wonder Pictures.
La storia. Stati Uniti oggi. Larry è un ott’antenne sposato con Joan; a una festa di famiglia si sente male e muore. Poco dopo si risveglia con il suo aspetto da trentenne in un luogo strano, uno scambio ferroviario: è un limbo dove transita per alcuni giorni prima di scegliere la sua destinazione di Aldilà. Larry ha come unico pensiero ricongiungersi con la moglie Joan. Quando la donna lo raggiunge si pone un problema: nel limbo lei ritrova sia Larry che il suo primo marito Luke, morto sessant’anni prima in guerra. Chi scegliere per trascorrere l’eternità?
“Mi è piaciuto molto lavorare con questa tela gigante – indica il regista – costruire l’architettura della stazione di scambio e giocare con infinite possibilità per tutte le eternità. Ma non ho mai perso di vista il fatto che ciò che più desideravo fare era celebrare l’amore nelle sue molteplici forme”. Freyne perimetra bene il suo film: l’amore coniugale, chiamato ad affrontare il tempo e la sfida dell’Aldilà. L’opera parte con passo brillante e acuto, divertendosi a tratteggiare un non-luogo, uno spazio di anticamera che precede la vita ultraterrena. La dinamica del racconto poi procede speditamente sul sentiero della rom-com, esplorando il triangolo amoroso.
L’impianto narrativo funziona, intrigante e interessante, ben supportato dal cast e con una valida veste formale. Da rilevare a livello tematico la “banalizzazione” dell’Aldilà, la dimensione definitiva che ciascuna anima deve scegliere per il suo viaggio: dall’orizzonte cattolico ad altre religioni e credenze, ma anche sfondi tematici che ricordano spazi videoludici. Insomma, un’idea dell’Aldilà annacquata e senza sensibilità spirituali, priva di approfondimento e sostanza. L’Aldilà è solo un topos-espediente per vivacizzare il racconto sentimentale, per fare da sfondo alla commedia romantica. Consigliabile, problematico-brillante, dibattiti.
Utilizzazione
Programmazione ordinaria e occasioni di dibattito.
