
Orig.: Stati Uniti (2004) - Sogg. e scenegg.: Mark Bomback - Fotogr.(Scope/a colori): Kramer Morgenthau - Mus.: Brian Tyler - Montagg.: Niven Howie - Dur.: 102' - Produz.: Marc Butan, Sean O'Keefe, Cathy Shulman.
Interpreti e ruoli
Robert De Niro (Richard Wells), Greg Kinnear (Paul), Rebecca Romijn-Stamos (Jessie), Cameron Bright (Adam)
Soggetto
Dopo aver perso in un incidente il loro bambino Adam, i genitori Paul e Jessie, non riuscendo a rassegnarsi al dolore, accettano la proposta del dott. Wells. Questi promette loro di poter clonare una nuova vita ad immagine e somiglianza del piccolo Adam, prelevando una cellula del suo DNA. L'esperimento si svolge con successo, e tutto sembra andare per il meglio fin quando, raggiunta l'età in cui Adam era morto, il nuovo Adam comincia a manifestare preoccupanti segni di squilibrio. L'Adam vivo 'vede' quello morto. Sospettando qualcosa, Paul comincia ad indagare. Alla fine di una serie di incontri e ricostruzioni, Paul scopre che anche Wells aveva avuto un figlio morto e che in questo Adam ha in realtà clonato il proprio, di nome Zachary. Wells, smascherato, é costretto achiudere la clinica. Sei mesi dopo, per Adam forse si apre una nuova fase della vita.
Valutazione Pastorale
Non c'é dubbio che quello della clonazione sia uno argomento che interessa non solo gli 'addetti ai lavori' (scienziati, medici...) ma più ampiamente le famiglie, i cittadini, la prospettiva di un equilibrato sviluppo della società futura. Clonazione, fecondazione, etica della scienza, diritti dell'uomo, della donna, del nascituro: temi importanti che questo film può solo suggerire. Tutto infatti è preso come spunto per costruire una vicenda miscelata tra suspense, paranormale, commozione. L'approccio scientifico e interiore é scavalcato per costruire uno spettacolo un po' inverosimile un po' furbetto, poggiante sulle spalle di Robert De Niro, un luciferino dott. Wells. Per questo approccio fin troppo affrettato a tematiche molto delicate il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come discutibile, segnato da ambiguità, e tuttavia adatto a dibattiti.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e recuperato per avviare riflessioni sui temi sopra indicati, magari in maniera più approfondita e con il supporto di interventi mirati.