
Prod.: Jim Burke, Brian Hayes Currie, Peter Farrelly, Nick Vallelonga, Charles B. Wessler
Interpreti e ruoli
Viggo Mortensen (Tony Lip), Mahershala Ali (Don Shirley), Linda Cardellini (Dolores)
Soggetto
New York 1962. Dopo la chiusura di uno dei migliori club di New York, Tony Lip accetta di lavorare come autista per Don Shirley, pianista afroamericano, in procinto di compiere una lunga tournée negli Sud degli Stati Uniti…
Valutazione Pastorale
Dopo aver fatto ridere l’America con commedie sopra le righe, firmate insieme al fratello Bobby, Peter Farrelly dà una svolta alla sua carriera da regista portando sullo schermo la storia vera di Tony Lip, ovvero Frank Anthony Vallelonga, italo-americano che negli Sessanta lavorò nell'ambiente dei nightclub di New York, tra artisti e malavitosi. Dal libro di memorie “Green Book” è stato dunque tratto un film con lo stesso titolo che vede come interprete Viggo Mortensen nei panni di Tony e il premio Oscar Mahershala Ali in quelli del musicista afroamericano Don Shirley. Sullo sfondo dell’America di inizio anni ’60, Farrelly costruisce un road movie con due figure all'inizio molto distanti tra loro, che però lungo il cammino trovano spazio di incontro e dialogo, persino le sfumature dell’amicizia. Tema centrale è la discriminazione nei confronti degli afroamericani presente in quegli anni in molti Stati americani. Un film dallo stile fluido e incalzante, corredato da un’ambientazione d’epoca e musiche ben riuscite. Attraverso i dialoghi tra i due protagonisti emerge in particolare tutta la complessità della questione razziale. Non mancano di certo segnali di speranza; l’idea che qualcosa di lì a breve possa cambiare. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in molte successive occasioni per la ricchezza dello svolgimento, la intensa tenuta del racconto, la positività che emana dalla storia.