
Orig.: Stati Uniti (2014) - Sogg.: tratto dai fumetti "The Thracian Wars" e "The Knives of Kush" di Steve Moore con i disegni di Cris Bolsin - Scenegg.: Ryan Condal, Evan Spiliotopoulos - Fotogr.(Scope/a colori): Dante Spinotti - Mus.: Fernando Velazquez - Montagg.: Mark Helfrich, Julia Wong - Dur.: 98' - Produz.: Beau Flynn, Barry Levine, Brett Ratner.
Interpreti e ruoli
Dwayne Johnson (Hercules), Ian McShane (Amphiaraus), Rufus Sewell (Autolycus), Joseph Fiennes (Eurysheus), Peter Mullan (Sitacles), John Hurt (Cotys), Aksel Hennie (Tydeus), Ingrid Bolso Berdal (Atalanta), Reece Ritchie (Iolaus), Tobias Santelmann (Rhesus), Rebecca Ferguson (Ergenia), Irina Shayk (Megara), Barbara Palvin . (Antimache)
Soggetto
Hercules, di origine mezza umana e mezza divina, accetta di guidare il gruppo dei suoi fidati guerrieri nella guerra in Tracia, unica soluzione per tornare a regnare sul proprio trono. Dietro l'apparenza dell'uomo imbattibile, Hercules ha momenti di indecisione e insicurezza, destinati a rimettere in discussione il vero ruolo che è destinato a ricoprire. Prigioniero dei fantasmi del passato e incerto sulla strada da percorrere per il futuro, Hercules capisce di non poter rinunciare a deludere le attese di chi crede in lui.
Valutazione Pastorale
Hercules è personaggio della mitologia, volto e fisico che hanno attraversato epoche diverse, soddisfatto gusti rinnovati, abitato tipi di cinema molto cambiati. Un nome trasversale che sembra complicato rendere in forme inedite. Ne deriva che Hercules è nome non bloccato ma più che mai dinamico e mutabile. Questa versione firmata da Brett Ratner ha il pregio di proporsi come una sorta di "Uomo che uccise Liberty Valance" in abiti lontani. Il riferimento al capolavoro fordiano fa capire meglio cheil tema portante è quello del rapporto tra verità e finzione, tra un'immagine inventata e la necessità di non deludere le attese di chi da quella identità si aspetta determinate conseguenze. Se qualcuno crede ad Hercules come ad un supereroe, Hercules 'deve' a tutti costi essere così: per non smentire la leggenda. La riflessione sul tema è resa simpatica e piacevole da un gruppo di attori che si muovono tra ironia e serietà senza mai perdere il senso della misura. Ne risulta uno spettacolo piacevole per un film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile e nell'insieme semplice.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come prodotto vivace e di immediata fruizione, sia pure con qualche punta di crudezza in certe sequenze di battaglia.