Holly. La speranza è tra noi

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Bullismo, Dialogo, Educazione, Emarginazione, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Giovani, Metafore del nostro tempo, Politica-Società, Tematiche religiose, Violenza
Genere
Drammatico
Regia
Fien Troch
Durata
103'
Anno di uscita
2025
Nazionalità
Belgio, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi
Titolo Originale
Holly
Distribuzione
Filmclub Distribuzione - Minerva Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Fien Troch
Fotografia
Frank van den Eeden
Musiche
Johnny Jewel
Montaggio
Nico Leunen
Produzione
Elisa Heene, Antonino Lombardo. Casa di produzione: Mirage, Prime Time, Tarantula, Les Films du Fleuve, Topkapi Films, Tabiki Film, Agat Films

In Concorso all'80a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia (2023)

Interpreti e ruoli

Cathalina Geeraerts (Holly), Felix Heremans (Bart), Greet Verstraete (Anna), Els Deceukelier (Madre di Holly), Maya Louisa Sterkendries (Dawn), Sara De Bosschere (Sonja)

Soggetto

Belgio oggi. Holly è una quindicenne solitaria, che condivide le sue giornate insieme ai fratelli. Un giorno avverte uno stato di malessere e chiama la scuola comunicando l’impossibilità di andare; in quello stesso giorno si verifica un incendio a scuola in cui perdono la vita diversi studenti. Subito dopo si diffonde la voce che Holly abbia poteri di premonizione e di guarigione dai traumi dell’anima, così piano piano la comunità scolastica e locale farà la fila per accostarsi alla giovane, per ricevere una sua carezza. Ma accanto a questo esplodono anche isteria e bullismo che rendono la vita di Holly claustrofobica.

Valutazione Pastorale

Belga classe 1978, la regista-sceneggiatrice Fien Troch è di casa a Venezia. Nel 2016 ha partecipato alla sezione Orizzonti con “Home” vincendo il premio per la miglior regia. A distanza di sette anni torna al Lido nel 2023, in Concorso, presentando il dramma dalle sfumature mistiche “Holly. La speranza è tra noi”. Protagonista la giovane Cathalina Geeraerts. Il film viene distribuito nei cinema nella primavera 2025 da Minerva Pictures.
La storia. Belgio oggi. Holly è una quindicenne solitaria, che condivide le sue giornate insieme ai fratelli. Un giorno avverte uno stato di malessere e chiama la scuola comunicando l’impossibilità di andare; in quello stesso giorno si verifica un incendio a scuola in cui perdono la vita diversi studenti. Subito dopo si diffonde la voce che Holly abbia poteri di premonizione e di guarigione dai traumi dell’anima, così piano piano la comunità scolastica e locale farà la fila per accostarsi alla giovane, per ricevere una sua carezza. Ma accanto a questo esplodono anche isteria e bullismo che rendono la vita di Holly claustrofobica.
“Holly – sottolinea Fien Troch – è ambientato in una comunità che ha appena subito un forte trauma. In questo contesto la comunità proietta inconsciamente sul personaggio di Holly i propri bisogni e le proprie convinzioni. Credo che la dinamica di gruppo sia fondamentale in questo processo. Volevo dare vita a un’esperienza filmica schizofrenica combinando il dolore con la pazzia dei personaggi e delle situazioni”.
La regista realizza un affresco della società belga odierna attraverso un’istantanea drammatica che si muove tra sospetto e misticismo. Non ci permette di capire pienamente chi sia davvero Holly e quali poteri speciali possegga. Il dato chiaro è lo sguardo della comunità locale, che da un lato si aggrappa alla fragile speranza che questa ragazza possa essere una guaritrice di anime dall’altro le riversa contro astio, paure e invidie. Holly è sia l’amuleto che il bersaglio comune. Fien Troch orchestra un film enigmatico che genera sulle prime fascino ma alla lunga stanchezza, perché non riesce ad alimentare adeguatamente la storia con contenuti convincenti. Il ritmo del racconto è abbastanza lento, perdendosi qua e là in lungaggini. Non è male lo sguardo in chiaroscuro sull’adolescenza, sulle esperienze di emarginazione dal gruppo e manifestazioni di violenza che sfociano in allarmanti episodi di bullismo. Complesso, problematico, adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Programmazione ordinaria e successive occasioni di dibattito.

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