
Sogg.: Noah Baumbach, Oli-ver Berkman - Scenegg.: Noah Baumbach - Fotogr.: (Normale/a colori) Ste-ven Bernstein - Mus.: Phil Marshall - Montagg.: J.Kathleen Gibson - Dur.: 96' - Produz.: Joel Castleberg
Interpreti e ruoli
Josh Hamilton (Grover Cary), Olivia DAbo (Jane Hayworth), Christopher Eigeman (Max Belmont), Parker Posey (Miami Lake), Jason Wiles (Skippy Messing), Cara Buono (Kate), Carlos Jacott (Otis Cohen), Eric Stoltz (Chet), Elliott Gould, Dean Cameron, Matthew Kaplan, Lauren Katz.
Soggetto
Alcuni studenti si sono appena laureati nella piccola università di Clayton. Per loro arriva ora il momento delle scelte. Grover vorrebbe fare il romanziere ma è ossessionato dal blocco dello scrittore ed ha una relazione insignificante con una studentessa, dopo che Jane, il suo grande amore, ha deciso di andare a studiare a Praga. Anche Max, amico e coinquilino di Gro-ver, si lascia andare all'inerzia, mantenuto dai ricchi genitori. Skippy invece, preso dall'ansia del neolaureato, si iscrive di nuovo all'università, deciso ad assistere a tutte le lezioni che ha perso. Otis, dal carattere un po' nevrotico, si ritira all'ultimo dall'università, dicendosi incapace di ricollocarsi in una diversa dimensione quotidiana. Passano così i giorni, un po' al bar un po' in giro a cercare di intrecciare nuove relazioni. Arriva il semestre autunnale, e i ragazzi osservano che in fondo si sono laureati solo quattro mesi fa. Otis tro-va lavoro in un negozio video. A metà del semestre, manca solo un mese alle vacanze di Natale. Skippy e Max vivono relazioni con ragazze di diverso carattere e che procurano ulteriori incertezze, dubbi, malinconie. Quando per i nuovi studenti è il momento degli esami, Otis parte in aereo, e gli altri rimangono a riflettere su vantaggi e svantaggi dei cambiamenti. In un flash-back finale, appare Grover che corteggia Jane. Immagini di tempo prima.
Valutazione Pastorale
i giovani neolaureati nella dispersiva provincia americana, i loro dubbi, le incertezze, lansia sulle scelte da compiere. Il film, un po farraginoso allinizio, diventa poi più fluido, capace di cogliere con una sufficiente aderenza il disagio generazionale che frena i protagonisti. Certo il senso di insicurezza, di fragilità psicologica che li caratterizza non è sempre limpido, non mancano passaggi e momenti velleitari e qualche compiacimento di sapore intellettuale. I rapporti sentimentali abbastanza disinvolti sono conseguenza di un inerzia che diventa quasi incapacità di vivere. Il regista conosce bene i personaggi della storia, essendo loro coetaneo e avendo vissuto in prima persona quelle situazioni. Detto che lambiente dei college rimane tipico della società americana, molto diverso da quella europea, il film, dal punto di vista pastorale, va comunque considerato un ritratto realistico di certe problematiche giovanili , valutato nel suo insieme di suggestioni felici e meno felici, e suggerito per dibattiti.
Utilizzazione
Il film, molto fragile, poco si presta ad una programmazione ordinaria. Più utile recuperarlo in situazioni più mirate, per trattare, come detto prima, tematiche inerenti il passaggio dalla condizione di studente a quella di persona adulta. Passaggio spesso non facile, le cui difficoltà il film riassume nel titolo: bisogna scalciare e strillare, quasi come quando si nasce.