
Interpreti e ruoli
Toni Servillo (Bruno Genko), Dustin Hoffman (Dottor Green), Valentina Bellè (Samantha Andretti), Vinicio Marchioni (Simon Berish)
Soggetto
Bruno Genko, investigatore privato, è chiamato a indagare sulla scomparsa di una ragazza rapita mentre si recava a scuola. Quindici anni dopo, la giovane si risveglia ricoverata in una struttura, senza ricordare nulla dell’accaduto…
Valutazione Pastorale
Anno 2017, lo scrittore Donato Carrisi esordisce al cinema, adattando il suo romanzo “La ragazza nella nebbia”, thriller esistenziale con Toni Servillo. Oggi, a distanza di due anni, torna con un progetto analogo. Il punto di partenza è sempre un suo romanzo, “L’uomo del labirinto”; resta il taglio da “giallo” psicologico, ma le ambizioni sembrano cresciute. Il racconto è infatti più intricato, a tratti palesemente psicanalitico, ma con rischi di sfociare nell’inverosimile. Riproponendo Toni Servillo, stavolta nel ruolo di investigatore privato, Carrisi gli affianca Valentina Bellè (la ragazza rapita) e un veterano di Hollywood, quasi un monumento, come Dustin Hoffman nel ruolo del dottor Green. Parte con i tre protagonisti (ma quasi mai insieme in scena) un viaggio fisico e mentale alla ricerca della verità. Carrisi utilizza come filo conduttore uno stile claustrofobico, facendo svolgere gran parte dell’azione in un unico ambiente, una stanza chiusa. Ne consegue un pathos sempre elevato di fronte al quale la narrazione non scorre sempre fluida ma talvolta avanza in modo appesantito e ridondante. Anche in questo caso c’è il rischio che la soluzione dell’enigma non sia pari alle attese create. Dal punti di vista pastorale, il film è complesso e problematico.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, adatto a un pubblico adulto per le immagini crude e cariche di tensione.