Interpreti e ruoli
Pio (Pio D'Antini), Amedeo (Amedeo Graco), Lino Banfi (Mario), Ester Pantano (Marina), Cristina Marino (Francesca), Marina Lupo (Angela), Adriana De Meo (Rita), Emanuele La Torre (Luca)
Soggetto
Vieste oggi, Pio gestisce una comunità di recupero per ragazzi. Solare e fiducioso, convinto credente, vede la sua esistenza traballare quando la compagna Francesca lo lascia e la struttura dove lavora viene chiusa. Riesce a convincere il sindaco a spostare la comunità in una parte dei locali della casa di riposo per anziani gestita dall’amico Amedeo, abitudinario, padre di un’adolescente e convinto non credente. L’inizio della convivenza si rivela in salita, ma grazie alla (ritrovata) complicità tra Pio e Amedeo, e all’aiuto dell’anziano Mario, beniamino della struttura, lo scontro diventa rapidamente incontro…
Valutazione Pastorale
Ancora una commedia per il duo comico salentino Pio e Amedeo, ma con una novità. Dopo i film “Amici come noi” (2014) di Enrico Lando, “Belli ciao” (2022) e “Come può uno scoglio” (2023) entrambi di Gennaro Nunziante, Pio e Amedeo rimescolano le carte e passano alla regia. Del loro nuovo film “Oi Vita Mia” sono infatti registi, interpreti e autori del copione, che firmano con Emanuele Licitra. Nel cast Lino Banfi, Ester Pantano, Cristina Marino e Luca Argentero. Prodotto da Our Films – Mediawan, PiperFilm e Netflix, il film è nelle sale dal 27 novembre 2025.
La storia. Vieste oggi, Pio gestisce una comunità di recupero per ragazzi. Solare e fiducioso, convinto credente, vede la sua esistenza traballare quando la compagna Francesca lo lascia e la struttura dove lavora viene chiusa. Riesce a convincere il sindaco a spostare la comunità in una parte dei locali della casa di riposo per anziani gestita dall’amico Amedeo, abitudinario, padre di un’adolescente e convinto non credente. L’inizio della convivenza si rivela in salita, ma grazie alla (ritrovata) complicità tra Pio e Amedeo, e all’aiuto dell’anziano Mario, beniamino della struttura, lo scontro diventa rapidamente incontro…
“Vogliamo che il pubblico possa ridere – sottolineano Pio e Amedeo – ma anche riconoscersi, emozionarsi, riflettere. La nostra ambizione è costruire una commedia popolare e allo stesso tempo profonda, accessibile ma non superficiale”. I due comici hanno costruito un racconto di respiro sociale, affrontando temi universali e di stringente attualità, che esplorano e un po’ dissacrano con la loro consueta verve comica: amicizia, amore, solidarietà, famiglia, dialogo genitori-figli, fede, disagio giovanile, condizione della terza età. Insomma, un grande racconto nazional-popolare che punta a coinvolgere più frange generazionali e interrogarle, ma anche divertirle, sulla vita e le sue sfumature.
Nel film funziona lo scontro-incontro tra giovani e anziani, raccontato in chiave brillante, anche se con qualche scivolata tra il mieloso e l’irriverente. Tra i temi in evidenza, quello della condizione della terza età, segnata da fragilità e patologie. Ruolo toccante cesellato da Lino Banfi nei panni di Mario, un anziano con l’Alzheimer che ogni giorno filma con la sua telecamera gli accadimenti e tenere così stretti i ricordi esposti all’usura della malattia. Va segnalato che in uno dei raccordi finali la regia suggerisce una traiettoria insidiosa e divisiva, che avrebbe meritato ben altro approfondimento. Nell’insieme, il film è una commedia scanzonata e brillante, furba e simpaticamente irriverente. Consigliabile, problematico, per dibattiti.
Utilizzazione
In programmazione ordinaria e successive occasioni di dibattito
