
Orig.: Italia (2010) - Sogg.: da un'idea di Giuseppe Reggio, Alessio Aringoli, Thomas Torelli - Scenegg.: Thomas Torelli, Giona Messina, Arianna Dell'Artin in collaborazione con Alessandro Marinelli - Mus.: Gabriele Pierro - Montagg.: Giona Messina - Dur.: 58' - Produz.: Thomas Torelli per Editori Riuniti, Telemaco, Gruppo Zero.
Interpreti e ruoli
Paolo Calabresi (il narratore)
Soggetto
La voce narrante introduce al ricordo del terremoto che ha devastato L'Aquila e la sua provincia nell'aprile 2009. Con l'ausilio di dati, raffronti con altre città terremotate, interviste a docenti, esperti della materia, e cittadini scampati, si sostiene che non é stata quella calamità naturale a provocare almeno 300 morti, bensi colpe quali incuria, disinteresse, burocrazia, sospetta mancanza di controlli.
Valutazione Pastorale
L'obiettivo del lavoro é chiaro fin dall'inizio: se i terremoti esistono, ci sono oggi modalità collaudate per limitarne effetti e conseguenze. Bisogna conoscere bene il terreno su cui si decide di andare a costruire e, eventualmente, usare sempre i metodi antisisma. Quindi quei morti si potevano evitare. Dati proposti e testimonianze sono da ascoltare con molta attenzione, rappresentano un invito a riflettere e a chiederci perché disattenzione e superficialità possano passare nel(quasi) disinteresse generale. Si tratta dunque di un lavoro di denuncia, utile per riflettere meglio sui fatti acaduti e che, dal punto divista pastorale, é da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Si tratta di un documentario e come tale si rivolge con maggiore specificità ad occasioni mirate, nelle quali sia possibile approndire e ampliare i molti e importanti temi affrontati.