
Orig.: Italia (2016) - Sogg.: Nick Hornby, Francesco Bruni, Ludovica Rampoldi, Andrea Molaioli dal libro omonimo di Nick Hornby - Scenegg.: Francesco Bruni, Ludovica Rampoldi, Andrea Molaioli - Fotogr.(Scope/a colori): Daria D'Antonio - Mus.: Teho Teardo - Montagg.: Giogiò Franchini - Dur.: 100' - Produz.: Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori per Indigo Film con RAI Cinema - 34^ TORINO FILM FESTIVAL 2016 SEZIONE FESTA MOBILE.
Interpreti e ruoli
Ludovico Tersigni (Samuele), Barbara Ramella (Alice), Jasmine Trinca (Antonella), Luca Marinelli (Valerio), Pietro Ragusa (padre di Samuele), Fiorenza Tessari (Madre di Alice), Gianluca Broccatelli (Lepre), Fausto Maria Sciarappa (Marco), Lidia Vitale (nonna di Alice), Anna Ferzetti (Segretaria ASL)
Soggetto
A Roma oggi, Samuele, 16 anni e una grande passione per lo skateboard, ha tanti progetti in testa ma soprattutto deve cercare di essere il primo della famiglia a non diventare genitore alla sua giovane età. Tuttavia quando incontra la coetanea Alice, il suo buon proposito svanisce...
Valutazione Pastorale
Andrea Molaioli esordi con "La ragazza del lago" (2011), giallo insolito e imprevedibile che spiazzava premesse e conclusioni. Oggi torna con una storia imperniata su disagi e difficoltà dei giovani nel momento della crescita. Non si può non ricordare che all'origine c'è il libro "Tony Hawk (TH): Occupation: Skateboarder" scritto da Nick Hornby, romanzo di ambiente e atmosfere inglesi qui trasferite da Londra a Roma. Il passaggio non è di poco conto, perché la vicenda assume ben presto contorni del tutto 'nazionali' e rimanda a problematiche e situazioni in parte ben conosciute. Si tratta in sostanza di un racconto di formazione, all'interno del quale il rapporto genitori/figli, visto attraverso generazioni diverse, assume timbri e toni talvolta assai lontani tra loro, e in particolare quello principale (la storia tra Sam e Alice) vive atteggiamenti ondivaghi e assai precari. I due passano da momenti belli a fasi di odio e di disamore, mentre i 'grandi' mutuano forme di un'affettività distante e arrabbiata. In sostanza sembra che i due ragazzi/adolescenti non siano in grado di gestire i problemi grossi che capitano loro e che la maturità sia una conquista ancora da conquistare a tempo debito. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e in successive occasioni con una preferenza per visioni e riflessioni dedicate all'universo giovanile, e al rapporto genitori/figli. L'argomento si presta bene ad affrontare il tema di fondo, anche insieme ad altri titoli sull'argomento quali "Piuma" di Rohan Johnson.