The Electric State

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Dolore, Famiglia, Famiglia - fratelli sorelle, Famiglia - genitori figli, Fantascienza, Giovani, Mass-media, Metafore del nostro tempo, Morte, Politica-Società, Solidarietà, Violenza
Genere
Avventuroso, Commedia, Drammatico, Fantastico
Regia
Anthony e Joe Russo
Durata
128'
Anno di uscita
2025
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The Electric State
Distribuzione
Netflix
Soggetto e Sceneggiatura
Dalla graphic novel di Simon Stålenhag, sceneggiatura di Christopher Markus, Stephen McFeely
Fotografia
Stephen F. Windon
Musiche
Alan Silvestri
Montaggio
Jeffrey Ford
Produzione
Anthony e Joe Russo, Angela Russo-Otstot, Hiba Absar, Chris Castaldi, Thiago Da Costa, Murtaza Kathawala, Mike Larocca, Joseph Micucci, Patrick Newall, Anthony J. Vorhies, Andy Watts, Pranav Sahni, Andy Muschietti, Barbara Muschietti. Casa di produzione: AGBO, Anthem & Song, Brazil Production Services, Double Dream, India Take One Productions, Skybound Entertainment, Netflix

Film disponibile sulla piattaforma Netflix

Interpreti e ruoli

Millie Bobby Brown (Michelle Greene), Chris Pratt (Keats), Stanley Tucci (Ethan Skate), Jonathan Ke Quan (Dott. Amherst), Woody Norman (Christopher), Giancarlo Esposito (Marshall Bradbury), Jason Alexander (Ted - Wingman), Martin Klebba (Herman), Marin Hinkle (Miss Sablinsky)

Soggetto

Stati Uniti, anni ’90. Michelle è un’adolescente ribelle. Ha perso i genitori e il geniale fratello Christopher. Vive in un mondo sotto asfittico controllo di Sentre, realtà tecnologica fondata dallo spregiudicato Ethan Skate. L’uomo ha messo al bando i robot senzienti, dando ampio sviluppo alla fusione tra umani e droni. Michelle un giorno riceve la visita di Cosmo, un robot legato alla memoria del fratello scomparso. Decide così di seguirlo alla volta della Zona interdetta. Durante il viaggio fa la conoscenza del contrabbandiere gentiluomo Keats e del suo robot aiutante Herman…

Valutazione Pastorale

Nel romanzo “Il meraviglioso mago di Oz” L. Frank Baum ci regala la metafora dell’uomo di latta in cerca di un cuore vero. Una suggestione che sembra condurci alla possibilità che le macchine possano avere anima e sentimenti. Dalla letteratura al cinema, il passo è sempre stato breve. Tra i film degli ultimi due decenni, alcune proposte su tale tracciato: anzitutto “A.I. Artificial Intelligence” (2001) di Steven Spielberg, progetto inizialmente delineato da Stanley Kubrick dal racconto di Brian Aldiss. Quasi degli stessi anni è la commedia “L’uomo bicentenario” (1999) diretta da Chris Columbus ispirata all’omonimo racconto di Isaac Asimov. C’è poi l’animazione rivelazione del 2024 “Il robot selvaggio” di Chris Sanders, dal romanzo illustrato da Peter Brown. Dal 14 marzo 2025 su Netflix è disponibile la commedia drammatica “The Electric State”, che ripercorre gli anni ’90 del secolo scorso in chiave fantastorica.
La storia. Stati Uniti, anni ’90. Michelle è un’adolescente ribelle. Ha perso i genitori e il geniale fratello Christopher. Vive in un mondo sotto asfittico controllo di Sentre, realtà tecnologica fondata dallo spregiudicato Ethan Skate. L’uomo ha messo al bando i robot senzienti, dando ampio sviluppo alla fusione tra umani e droni. Michelle un giorno riceve la visita di Cosmo, un robot legato alla memoria del fratello scomparso. Decide così di seguirlo alla volta della Zona interdetta. Durante il viaggio fa la conoscenza del contrabbandiere gentiluomo Keats e del suo robot aiutante Herman…
Alla base c’è la graphic novel di Simon Stålenhag del 2018, adattata per lo schermo da Christopher Markus e Stephen McFeely. A capo del progetto nonché alla regia troviamo i fratelli Anthony e Joe Russo, che sono ascesi nell’olimpo di Hollywood grazie ai granitici incassi di “Avengers: Infinity War” (2018) e “Endgame” (2019). Pensato originariamente per il cinema, il progetto poi è finito sul tavolo di Netflix, che ha messo a disposizione un ingente budget, puntando anche su un cast di richiamo: la star di “Stranger Things” Millie Bobby Brown, affiancata da Chris Pratt, Stanley Tucci, Ke Huy Quan e Giancarlo Esposito. L’habitus visivo-grafico, la messa in scena, è di certo l’elemento di forte attrazione e seduzione del film. L’idea di fondo è curiosa e affascinante, una sorta di futuro distopico alternativo avvenuto negli anni ’90. A livello tematico, si pone la questione del rapporto uomo-tecnologia, distinguendo tra robot senzienti, quelli con un’anima e una dignità, e una tecnologia invasiva e disumanizzante. Il tutto trova ulteriore complessità (e anche margine di sbandamento) quando vengono posti anche quesiti (bio)etici: in particolare la scelta di Michelle, chiamata a decidere tra la salvezza collettiva e la preservazione della memoria, della vita (artificiale), del fratello Christopher. Nell’insieme “The Electric State” risulta coinvolgente, ma anche fracassone, proteso a suggestionare più per accumulo visivo che per senso narrativo. Peccato, perché i temi ci sono, ma non sempre gestiti con attenzione o adeguato approfondimento. Consigliabile, problematico, per dibattiti.

Utilizzazione

Il film richiede un pubblico adulto e di adolescenti accompagnati.

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