
In Concorso all'81a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia (2024)
Interpreti e ruoli
Camille Cottin . (Alice), Sara Forestier (Rebecca), India Hair . (Joan), Damien Bonnard (Thomas), Grégoire Ludig (Éric), Vincent Macaigne (Victor), Eric Caravaca (Stéphane)
Soggetto
Lione oggi, la vita di tre amiche, Alice, Joan e Rebecca, subisce uno scossone quando il compagno di Alice ha un incidente. Le tre si sostengono e al contempo riflettono sui propri legami, su quello che voglio per il loro domani…
Valutazione Pastorale
Il regista francese Emmanuel Mouret (“Les choses qu’on dit, les choses qu’on fait”, 2020) ha partecipato in Concorso a Venezia81 (2024) con “Tre amiche" (Trois amies”), un racconto in bilico tra commedia e dramma giocati sul binario del sentimento. Al centro tre amiche e le loro relazioni, tra amori incerti, appannati o sognati. Nel cast Camille Cottin, Sara Forestier, India Hair, Grégoire Ludig e Vincent Macaigne. Il film è nelle sale da giugno 2025 con Lucky Red.
La storia. Lione oggi, la vita di tre amiche, Alice, Joan e Rebecca, subisce uno scossone quando il compagno di Alice ha un incidente. Le tre si sostengono e al contempo riflettono sui propri legami, su quello che voglio per il loro domani…
“Mi piacciono i personaggi che sbagliano – afferma il regista – ci riprovano e continuano a sbagliare, come Buster Keaton quando ripetutamente cade e si rialza (…). Mi piacciono i personaggi che si perdono nei loro sogni o nelle loro ossessioni e che perdono ripetutamente la strada solo per trovare un’altra direzione, e poi un’altra, e così via. Provo tenerezza per quei personaggi che vorrebbero essere migliori di quello che sono ma non ci riescono mai davvero”.
Mouret compone un mosaico di sentimenti ed emozioni che si muove nei territori dell’amicizia e dell’amore. Al centro ci sono tre amiche e le rispettive relazioni di coppia, che finiscono tutte al vaglio del desiderio di autenticità e di felicità. Le loro esistenze si rimescolano, in un susseguirsi tragicomico, tra lampi di tenerezza e ironia a briglia sciolta. Una narrazione figlia della scuola francese, fatta di descrizioni, silenzi, battute acute e raffinate, ma anche di lungaggini e atmosfere sognanti. Un pamphlet sentimentale con differenti tonalità, che affascina e incuriosisce. Consigliabile, problematico-brillante, per dibattiti.
Utilizzazione
Per i temi in campo il film si direzione verso un pubblico adulto.