
Orig.: Stati Uniti (2003) - Sogg.: Steve Koren, Mark O'Keefe - Scenegg.: Steve Koren, Mark O'Keefe, Steve Odekerk - Fotogr.(Normale/a colori): Dean Semler - Mus.: John Debney - Montagg.: Scott Hill - Dur.: 96' - Produz.: Tom Shadyac, Jim Carrey.
Interpreti e ruoli
Jim Carrey (Bruce Nolan), Jennifer Aniston (Grace), Morgan Freeman (Onnipotente)
Soggetto
A Bruce Nolan sembra che tutto vada per il verso storto. Nella stazione TV di Buffalo dove lavora gli affidano servizi insignificanti, e altri colleghi che sembrano meno meritevoli gli passano davanti e ottengono di arrivare al telegiornale. In rotta anche con la fidanzata Grace, con cui da tempo convive, Bruce si sente solo contro il mondo. Dopo essere stato licenziato e continuando ad imprecare contro Dio perchè non lo ascolta minimamente, Bruce un giorno risponde ad una chimata sul cercapersone e si trova in un androne dove un signore di colore vestito di bianco dà l'idea di sapere tutto di lui. E' l'Onnipotente il quale, stufo di sentirsi chiamare continuamente in causa, ha preso una decisione: si mette a riposo e per una settimana Bruce prenderà il suo posto. Incredulo, il reporter si congeda e, appena fuori, verifica in effetti di avere poteri straordinari per fare qualunque cosa. Allora comincia a pensare di ristabilire le cose in TV: crea a bella posta alcuni 'scoop' che lui trasmette per primo, e così viene ripreso e invitato a debuttare come anchorman alla sera. Nel frattempo però gli arrivano dalla sua città e dal resto del mondo innumerevoli richieste di aiuto. Per esaudire le prime, fa in modo che tutti gli abitanti risultino vincitori della lotteria annuale. Ma la sera in cui va in televisione, la città é in rivolta perché nessuno viene pagato. Incapace di gestire la situazione, Bruce corre sull'autostrada, é investito da un camion, rivede l'Onnipotente che lo interroga su ciò che ha fatto e poi gli dice: " Sii il tuo miracolo". Ora Bruce si risveglia più convinto: torna da Grace, le dice che si sposeranno, e che la TV può aspettare.
Valutazione Pastorale
La sequenza in cui Bruce dalla finestra di casa lancia la corda per acchiappare la luna e regalarla a Grace richiama l'analoga situazione tra James Stewart e Donna Reed in "La vita è meravigliosa" di Frank Capra: e un frammento di quel passaggio viene infatti mostrato. L'obiettivo era quello di riprendere il meccanismo di quel famoso titolo del regista italo-americano: cadere in basso, prendersela con il Cielo, soffrire e poi ricredersi avendo la mente più chiara e il cuore più libero. Purtroppo la prepotente forza poetica dell'apologo di Frank Capra è qui del tutto assente; al posto del compassato, elegante James Stewart c'é la maschera di gommapiuma di Jim Carrey, eccellente spettacolo per se stessa ma troppo esteriore se non sorretta da un forte copione (tipo "Truman Show"). E poi c'è un tono generale di prodotto da consumare con rapidità: prodotto, va aggiunto, che nel momento in cui lo si vede non é blasfemo né irriverente (misurato il ruolo dell'onnipotente affidato allo stile di Morgan Freeman), ha una sua piccola logica tendente al recupero delle cose buone, e insomma non vuole prendere in giro né offendere. Ma i temi di cui si occupa sono troppo importanti per essere immagazzinati sullo scaffale di un supermercato. Ne deriva che, dal punto di vista pastorale, la valutazione più appropriata è quella del futile con superficialità a indicare bene il taglio che caratterizza il film.
UTILIZZAZIONE: inquadrato come detto sopra, il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, trascurandolo poi in altre occasioni.