I film in sala dal 15 maggio, a cura della Commissione Nazionale Valutazione Film della CEI
Si è aperta mercoledì 14 maggio 2014 la 67a edizione del Festival di Cannes, con una nutrita presenza di autori, dai maestri del cinema europeo Jean-Luc Godard, Ken Loach, i fratelli Dardenne e Mike Leigh ad autori più contemporanei come Michel Hazanavicius, Olivier Assayas e l’italiana Alice Rohrwacher. A inaugurare il Festival, “fuori concorso”, è stato Grace di Monaco (Grace of Monaco) di Olivier Dahan, con Nicole Kidman e Tim Roth, nelle sale italiane da giovedì 15 maggio. È la storia, che si muove tra fatti reali e licenze narrative (motivo anche di tensioni con la famiglia Grimaldi di Monaco), della star hollywoodiana Grace Kelly che abbandonata Hollywood per sposare il principe Ranieri si trova dinanzi a un dilemma: il ritorno al cinema con Alfred Hitchcock per il progetto del film Marnie oppure rispettare il rigido protocollo di corte. Il regista Dahan, già autore di un precedente biopic su Edith Piaf (La vie en rose), insieme allo sceneggiatore Arash Amel, cerca di far rivivere lo splendore e la magia della vita della principessa Grace Kelly, raccontando anche le difficoltà sia familiari sia politiche del Principato di Monaco (i delicati rapporti fiscali con la Francia). Grace di Monaco ha il pregio di essere una narrazione coinvolgente sotto il profilo formale, stilistico, grazie anche una notevole prova d’attrice di Nicole Kidman, ma al tempo stesso manifesta delle incertezze e qualche prevedibilità che sottrae tensione e credibilità al racconto, alla psicologia dei personaggi. Nel complesso il film è da valutare come consigliabile e problematico.
Altra uscita significativa della settima è il kolossal Godzilla di Gareth Edwards, che ripropone a distanza di sessant’anni il celebre mostro portato per la prima volta sullo schermo dal giapponese Ishiro Honda. Questa nuova versione, che vede come protagonista un cast internazionale (Aaron Taylor-Johnson, Ken Watanabe, Elizabeth Olsen, Juliette Binoche, Sally Hawkins), si segnala per il modo originale con cui ripropone la vicenda di Godzilla, che diventa una sorta di gigante buono che finisce per salvare la Terra dalla distruzione. Convincono, dunque, il plot narrativo, l’uso degli effetti speciali e la regia di Edwards. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e semplice sotto il profilo narrativo, adatto a un pubblico ampio, dagli appassionati di kolossal catastrofici hollywoodiani alle famiglie con figli adolescenti.
Da Cannes arrivano nelle sale due titoli: Più buio di mezzanotte dell’esordiente Sebastiano Riso, in concorso alla 53a Semaine de la Critique (2014) e Solo gli amanti sopravvivono (Only Loves Left Alive) di Jim Jarmusch, passato al Festival di Cannes 2013. Più buio di mezzanotte dell’esordiente Sebastiano Riso, con Micaela Ramazzotti, Vincenzo Amato, Pippo Delbono e l’esordiente Davide Capone, è ispirato alla storia vera di Davide Cordova, dall’infanzia problematica a Catania, segnata da forti incomprensioni familiari, che lascia la Sicilia per trasferirsi a Roma, esibendosi come drag queen con il nome d’arte Fuxia. Si tratta di un’opera prima coraggiosa per i temi complessi che affronta, portata avanti in modo non sempre convincente. Il film è dunque complesso e problematico. Invece, Solo gli amanti sopravvivono di Jim Jarmusch (Broken Flowers, Daunbailò), si indirizza maggiormente verso un pubblico amante dei film di genere (Horror fantasy dalle tinte romantiche), raccontando la storia di due vampiri, Adam ed Eve (Tom Hiddleston e Tilda Swinton).
Dagli Stati Uniti d’America arriva anche Non dico altro (Enough Said) di Nicole Holofcener (Friends with Money, Sex and the City – la serie tv), commedia degli equivoci che ha come protagonista James Gandolfini, star della serie tv I Soprano scomparso prematuramente nel 2013. Si tratta di un piccolo film indipendente che racconta con humor e tenerezza le inquietudini sentimentali dei cinquantenni.
Oltre al film di Sebastiano Riso, escono altri quattro titoli italiani: la docufiction satirica Pinuccio Lovero Yes I Can di Pippo Mezzapesa, il mélo La moglie del sarto di Massimo Scaglioni con Maria Grazia Cucinotta, la commedia ad episodi Sogni di gloria di Patrizio Gioffredi con l’ultima apparizione di Carlo Monni e il thriller psicologico St@lker di Luca Tornatore, interpretato in maniera efficace da Anna Foglietta e Ignazio Oliva.
Puntano, invece, su una comicità grossolana e non sempre edificante due commedie irriverenti, l’hollywoodiano Ghost Movie 2 – Questa volta è guerra (A Haunted House 2) di Michael Tiddes, già regista del precedente Ghost Movie, e il croato Padre vostro (Svecenikova djeca) di Vinko Bresan. Nello specifico, Padre vostro vede come protagonista un sacerdote cattolico intento a ripopolare il paese dove vive manomettendo gli anticoncezionali con la complicità del farmacista. Nonostante il tono sarcastico e a tratti grottesco, il film presenta dei risvolti decisamente problematici (dalla xenofobia alla pedofilia negli ambienti ecclesiastici).
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