I film in sala dal 8 maggio, a cura della Commissione Nazionale Valutazione Film della CEI
Si rinnova l’appuntamento annuale con la “La Festa del Cinema” (www.festadelcinema.it), promossa dalle associazioni di categoria ANEC, ANEM, ANICA, ACEC e FICE: dall’8 al 15 maggio 2014 il prezzo del biglietto nei cinema sarà 3 euro per i film in 2D, 5 per quelli in 3D. Un’importante iniziativa rivolta a promuovere la cultura cinematografica, il consumo di film in sala. Per tale motivo, numerose (forse troppe) sono le uscite della settimana, a partire dall’8 maggio: ben 19 film, tra commedie, thriller, drammi, documentari e film di animazione per adolescenti.
Prima proposta internazionale è il belga Alabama Monroe – Una storia d’amore (The Broken Circle Breakdown) di Felix Van Groeningen, candidato Oscar per il miglior film straniero nel 2014 insieme a La grande bellezza di Paolo Sorrentino e vincitore di numerosi riconoscimenti tra cui il Premio Lux 2013 del Parlamento europeo. È storia di un amore tra Didier (Johan Heldenbergh) ed Elise (Veerle Baetens), lui musicista indie che sogna la terra a “Stelle e strisce” e lei titolare di un negozio di tatuaggi, ugualmente appassionata di musica. Dal loro amore nasce una bambina, Maybelle, che ben presto però manifesta i sintomi di una malattia incurabile. La storia prende le pieghe di una tragedia, mettendo a dura prova il rapporto di coppia. Visivamente ricco e coinvolgente, soprattutto merito della regia di Van Groeningen, ma anche dei due interpreti principali e di una colonna sonora ben integrata nella narrazione, Alabama Monroe è un’opera molto problematica perché affronta temi etici legati alla famiglia, al fine vita. Un film dunque complesso e certamente adatto per dibattiti.
Sempre dal Belgio arriva anche Marina di Stijn Coninx (Padre Daens, 1992), film passato all’ultima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma 2013, nella sezione “Alice nella Città”. È la storia vera di Rocco Granata, che nell’immediato secondo dopoguerra parte dalla Calabria insieme alla famiglia per ricongiungersi con il padre, operaio nelle miniere del Belgio. In un contesto che lascia poco spazio ai sogni, Rocco invece segue con tenacia la sua passione per la musica: dopo molti, sofferti, tentativi raggiungerà il successo con la canzone Marina (100 milioni di copie vendute). Ben interpretato da Luigi Lo Cascio, Donatella Finocchiato e il giovane Matteo Simoni, il film presenta degli elementi convincenti e piacevoli, ma anche delle debolezze soprattutto legate a una certa prevedibilità che lo fa scivolare dal dramma al melodramma. Dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile e nell’insieme problematico.
Ancora una storia vera è alla base di Devil’s Knot – Fino a prova contraria (Devil’s Knot) di Atom Egoyan (Il viaggio di Felicia, Il dolce domani), con i Premi Oscar Colin Firth e Reese Witherspoon, film che si inserisce nell’elenco di opere (già quattro documentari pluripremiati) dedicate a un errore giudiziario. Il fatto: tre bambini vengono uccisi nel Tennesse, in una piccola città di provincia; sono accusati del reato tre adolescenti con precedenti penali. Solamente 18 anni dopo il caso viene riaperto per fare luce sull’accaduto. È un duro ritratto sociale, che solleva molte questioni – la giustizia, il ritratto della provincia americana e della famiglia –, quello che emerge dall’opera di Egoyan; film indubbiamente problematico e complesso.
Atmosfera altrettanto cupa per il film storico The German Doctor di Lucía Puenzo, in concorso al 66° Festival di Cannes (2013) nella sezione Un certain regard. La figlia del regista argentino Luis Puenzo (La storia ufficiale) adatta per il grande schermo il suo romanzo Il medico tedesco. Wakolda (edito in Italia da Guanda), che ricostruisce, oscillando tra realtà e finzione, la presenza di criminali di guerra tedeschi nell’Argentina del dopoguerra, così come dei loro tragici e folli propositi (la selezione della razza perfetta). Film complesso e adatto per dibattiti.
Adatto per gli amanti degli action movie con eroi solitari e combattimenti adrenalinici è il film Parker di Taylor Hackford (Ufficiale e gentiluomo, L’ultima eclissi, Ray), tratto dal romanzo Flashfire. Fuoco a volontà di Richard Stark (edito da Sonzogno), che vede come interpreti Jason Statham (star di film action come I Mercenari) e Jennifer Lopez. Invece, per gli amanti del genere l’horror, senza troppe pretese, è La stirpe del male (Devil’s Due) di Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett.
Nel segno della commedia è The English Teacher dell’esordiente Craig Zisk, con Julianne Moore e Greg Kinnear. Frizzante commedia degli equivoci tra una professoressa e un ex allievo, autore di un testo teatrale che lei desidera portare in scena. Il risultato è un film semplice con qualche aspetto problematico. È una commedia anche il film italiano Amore oggi di Giuseppe G. Stasi e Giancarlo Fontana, prodotta da Sky Cinema, che vuole raccontare l’amore e le relazioni di coppia al tempo della crisi. Sempre nell’ambito della commedia, che vira più su una comicità regionale, il film Vacanz…Ieri, oggi e domani di Lucio Ciotola e Fabio Massa.
Rivolto a un pubblico di adolescenti, ma non solo, è l’animazione giapponese Principessa Mononoke (Mononoke-hime) di Hayao Miyazaki, uscito per la prima volta in sala nel 1997. Nonostante lo stile un po’ aggressivo dell’animazione, il film è ricco di spunti interessanti, da vedere come specchio di una cultura giapponese filtrata attraverso un patrimonio leggendario forse un po’ faticoso per gli occidentali ma carico di significati. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come positivo, senz’altro complesso e utile per dibattiti.
Lovelace è, invece, un biopic sulla storia di Linda Lovelace, tratto dalla biografia The Complete Linda Lovelace di Eric Danville: la sofferta discesa nel mondo del cinema hard di Linda Boreman, nota come Linda Lovelace, protagonista del film Gola profonda, e il successivo pentimento e rifiuto, con un impegno deciso per i diritti delle donne. L’opera è dunque complessa e segnato da scabrosità.
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