
Presentato fuori Concorso all'81a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia (2024)
Interpreti e ruoli
Leonardo Maltese (Giacomo Leopardi), Cristiano Caccamo (Antonio Ranieri), Giusy Buscemi (Fanny Targioni Tozzetti), Valentina Cervi (Adelaide Antici), Alessio Boni (Monaldo Leopardi), Fausto Russo Alesi (Pietro Giordani), Alessandro Preziosi (Don Carmine), Roberta Lista (Paolina Ranieri), Serena Iansiti (Geltrude Cassi Lazzari), Andrea Pennacchi (Antonio Fortunato Stella)
Soggetto
Napoli 1837, il poeta Giacomo Leopardi è appena deceduto. A ricordare la sua vita e il suo genio è l’amico Antonio Ranieri insieme a don Carmine e all’aristocratica Fanny Targioni Tozzetti...
Valutazione Pastorale
Presentata in anteprima all'81a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia (2024), la miniserie “Leopardi. Il poeta dell’infinito” diretta da Sergio Rubini inaugura la programmazione di Rai Uno il 7 e l'8 gennaio 2025. Targata Rai Fiction, Ibc Movie e Oplon Film, la miniserie è scritta dallo stesso Rubini insieme a Carla Cavalluzzi e Angelo Pasquini. Protagonisti Leonardo Maltese, Cristiano Caccamo e Giusy Buscemi; nel cast anche Alessio Boni, Valentina Cervi, Fausto Russo Alesi e Alessandro Preziosi.
La storia. Napoli 1837, il poeta Giacomo Leopardi è appena deceduto. A ricordare la sua vita e il suo genio è l’amico Antonio Ranieri insieme a don Carmine e all’aristocratica Fanny Targioni Tozzetti...
“Piuttosto che lo studioso curvo perennemente sui libri - ha dichiarato il regista - il nostro Leopardi [ha] il piglio di un esuberante enfant prodige che desidera divorare il mondo e viverne appieno ogni sfaccettatura. Al posto di una figura grigia, rischiosamente polverosa e respingente, preferiamo tratteggiarne un’altra più brillante, variopinta, trasgressiva e soprattutto piena di fascino. Sarà la ricerca di amore a spingere Leopardi oltre il recinto dorato della casa paterna, e sarà l’amore per una donna [...] a diventare la sua ragione di vita, nonché a occupare uno spazio importante nella sua produzione letteraria".
Rubini chiarisce il perimetro del suo racconto, desiderando tratteggiare un Leopardi più accessibile al pubblico giovane, un poeta acceso da fame di vita, gloria e amore. Un tracciato di certo improntato alla divulgazione, che però si espone a qualche rischio narrativo, polarizzando eccessivamente la storia sul triangolo amoroso con l’aristocratica Fanny Targioni Tozzetti e l’amico Antonio Ranieri. Se valida e godibile è la messa in scena, governata dalla regia elegante di Rubini (l’attore, sempre più spesso dietro alla macchina da presa, di recente si è fatto apprezzare per “I fratelli De Filippo” del 2021), più claudicante risulta l’andamento del copione, che sbilancia troppo la figura di Leopardi sui tormenti amorosi. Tra gli interpreti brilla Giusy Buscemi. Una miniserie nel complesso intrigante, acuta e un po’ ruffiana, che punta a suggestionare più che ad approfondire. Consigliabile, problematica, per dibattiti.
Utilizzazione
Per approfondire adeguatamente il genio e la storia di Giacomo Leopardi, la visione richiede un pubblico adulto e di adolescenti accompagnati