U.S. Palmese

Valutazione
Brillante, Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Denaro, Dialogo, Donna, Famiglia, Famiglia - genitori figli, LGBTQ+, Mass-media, Metafore del nostro tempo, Politica-Società, Sport
Genere
Commedia, Sportivo
Regia
Manetti Bros (Antonio e Marco Manetti)
Durata
120'
Anno di uscita
2025
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
U.S. Palmese
Distribuzione
01 Distribution
Soggetto e Sceneggiatura
Manetti Bros., Michelangelo La Neve
Fotografia
Angelo Sorrentino
Musiche
Pivio e Aldo De Scalzi
Montaggio
Federico Maria Maneschi
Produzione
Pier Giorgio Bellocchio, Manetti Bros., Carlo Macchitella. Casa di produzione: Mompracem, Rai Cinema

Presentato alla 19a Festa del Cinema di Roma (2024)

Interpreti e ruoli

Rocco Papaleo (Vincenzo), Blaise Afonso (Etienne Morville), Giulia Maenza (Concetta), Claudia Gerini (Adele Ferraro), Massimiliano Bruno (Rocco Zampogna), Massimo De Lorenzo (Avvocato Tripodi), Gianfelice Imparato (Professor Macrì), Max Mazzotta (Mimì Bagalà)

Soggetto

Palmi, oggi. Vincenzo è un agricoltore in pensione con una passione per il calcio, per la sua squadra locale che milita a livello amatoriale. Leggendo sul giornale del talento francese Etienne Morville che vale un ingaggio da 5 milioni di euro, si lancia in un’impresa audace: chiede a ogni suo concittadino di mettere a disposizione 300 euro per arrivare alla somma e dare una stella alla squadra. Contro ogni probabilità l’affare va in porto e il campione della serie A si trasferisce in Calabria. Un approdo all’inizio sottotono, con poco slancio, che ben presto si rivelerà catartico per tutti…

Valutazione Pastorale

Dopo la trilogia dedicata a Diabolik, che li ha tenuti impegnati negli ultimi tre anni (2021-23), i Manetti Bros. – Marco e Antonio Manetti – hanno deciso di cambiare genere e cimentarsi con un copione che si gioca tra sport e senso della vita. Un film fatto di nuovi inizi, sia per un calciatore di talento con problemi di comportamento sia per un paesino calabrese in cerca di nuove possibilità. Presentato alla 19a Festa del Cinema di Roma, “U.S. Palmese” è da loro diretto e scritto (firmano la sceneggiatura con Emiliano Rubbi e Luna Gualano), con protagonisti Rocco Papaleo, Blaise Afonso, Giulia Maenza, Massimo De Lorenzo, Gianfelice Imparato e Claudia Gerini. Prodotto da Mompracem e Rai Cinema, il film è nelle sale dal 20 marzo 2025.
La storia. Palmi, oggi. Vincenzo è un agricoltore in pensione con una passione per il calcio, per la sua squadra locale che milita a livello amatoriale. Leggendo sul giornale del talento francese Etienne Morville che vale un ingaggio da 5 milioni di euro, si lancia in un’impresa audace: chiede a ogni suo concittadino di mettere a disposizione 300 euro per arrivare alla somma e dare una stella alla squadra. Contro ogni probabilità l’affare va in porto e il campione della serie A si trasferisce in Calabria. Un approdo all’inizio sottotono, con poco slancio, che ben presto si rivelerà catartico per tutti…
“Abbiamo sempre avuto il desiderio – hanno dichiarato i registi – di affrontare la difficile sfida del ‘film sportivo’, ovvero un film dove lo sport non è solo uno sfondo o un pretesto per parlare d’altro, ma l’anima stessa della narrazione. (…) E attraverso il calcio siamo finiti a raccontare Palmi, un paese del Sud Italia che diventa l’affresco che fa da contorno, da ambientazione e da anima di questa vicenda sportiva e umana. Palmi è il paese di nostra madre”.
I due registi chiariscono bene il perimetro del loro film, una storia che corre sul binario della commedia fatta di cadute e risalite, quelle di campioni dal talento smagliante ma dal temperamento “bollito”, che ripartono da zero per (ri)scoprire il senso del gioco e della vita. Una vicenda di riscatto per la comunità di Palmi che, attraverso la squadra di calcio, prova ad abbattere il muro di gomma di indifferenza, guadagnando notiziabilità a livello nazionale.
Un film corale, dall’andamento scorrevole ma di certo abbastanza prevedibile nello sviluppo, tra dinamiche sportive e relazionali dei protagonisti. Un “feel-good movie” che vuole abbracciare fin troppi temi (sport, denaro, corruzione del successo, reputation, dialogo in famiglia, identità sessuale, amicizia, ecc.), dentro e fuori dal campo, rischiando l’accumulo e un po’ la superficialità. Anche qui, buone le intenzioni, discreto il risultato. Consigliabile, brillante-problematico, per dibattiti.

Utilizzazione

Programazzione ordinaria e occasioni di dibattito. Per un pubblico adulto e per adolescenti accompagnati.

Le altre valutazioni

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