L’isola degli idealisti

Valutazione
Complesso, Problematico
Tematica
Amore-Sentimenti, Arte, Denaro, Famiglia - fratelli sorelle, Famiglia - genitori figli, Giustizia, Psicologia
Genere
Noir
Regia
Elisabetta Sgarbi
Durata
114'
Anno di uscita
2025
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
L'isola degli idealisti
Distribuzione
Fandango
Soggetto e Sceneggiatura
Elisabetta Sgarbi, Eugenio Lio, liberamente ispirato all'omonimo romanzo di Giorgio Scerbanenco
Fotografia
Andres Arce Maldonado
Musiche
Michele Braga edizioni musicali New Emergency Italy
Montaggio
Andres Arce Maldonado
Produzione
BIBI Film e BETTY WRONG con RAI CINEMA

Interpreti e ruoli

Tommaso Ragno (Celestino Reffi), Elena Radonicich (Beatrice Navi), Renato De Simone (Guido Cenere), Michela Cescon (Carla Reffi), Renato Carpentieri (Antonio Reffi), Tony Laudadio (Giovanni Merengadi), Mimmo Borrelli (Vittorio), Vincenzo Nemolato (Commissario Càrrua), Chiara Caselli (Jole), Antonio Rezza (Monsiù), Hildegard De Stefano (Lara)

Soggetto

Beatrice e Guido sono due giovani ladri braccati dalla polizia. Con una barca di fortuna raggiugono la piccola isola della Ginestra al centro della quale sorge la lussuosa villa dimora della famiglia Reffi. Antonio, il capofamiglia, un ex direttore d’orchestra; i suoi figli Celestino, ex medico con la passione per la matematica e la filosofia, e Carla, scrittrice di successo. Con loro abitano anche la governante, Jole, e suo marito Vittorio, segretario di Carla. Appena sbarcati i due vengono sorpresi dal guardiano, Giovanni, e subito condotti in casa. Celestino propone loro uno strano patto…

Valutazione Pastorale

In concorso alla 19ª Festa del Cinema di Roma “L’isola degli idealisti” è tratto dall’omonimo romanzo di Giorgio Scerbanenco. Perduto durante la Seconda guerra mondiale e ritrovato nell’archivio di famiglia, il libro è stato pubblicato nel 2018 dalla casa editrice “La nave di Teseo”, diretta da Elisabetta Sgarbi. Trasferendo l’ambientazione negli anni Sessanta e prendendosi qualche libertà rispetto al racconto originale, la Sgarbi, lo ha scelto per il suo sesto lungometraggio scrivendone anche la sceneggiatura con Eugenio Lio.
La storia. Beatrice e Guido (Elena Radonicich e Renato De Simone) sono due giovani ladri braccati dalla polizia. Con una barca di fortuna raggiugono la piccola, nebbiosa, isola della Ginestra al centro della quale sorge la lussuosa villa dimora della famiglia Reffi. Antonio (Renato Carpentieri), il capofamiglia, un ex direttore d’orchestra; i suoi figli Celestino (Tommaso Ragno), ex medico radiato dall’albo con la passione per la matematica e la filosofia, e Carla (Michela Cescon), scrittrice di successo che ha appena inviato il suo ultimo lavoro all’editore e ne attende la risposta. Con loro abitano anche la governante, Jole, e suo marito Vittorio, segretario di Carla. Appena sbarcati i due vengono sorpresi dal guardiano, Giovanni (Tony Laudadio) e subito condotti in casa. Celestino propone loro uno strano patto: non li denuncerà, anzi li nasconderà al commissario Càrrua (Vincenzo Nemolato) che è sulle loro tracce, ma in cambio dovranno seguire una sorta di “corso di educazione” per cambiare vita. I due accettano con l’intenzione nascosta di manipolare la famiglia e rubare alcuni dei tesori d’arte di cui la villa è ricca.
Ambiento in un “non luogo” avvolto nella nebbia, “L’isola degli idealisti” è un film lungo, con una regia senza dubbio “presente”, ma sbilanciata da un’eccessiva attenzione ai particolari, un gusto per le inquadrature che rischia di “fagocitare” la storia, oscurandone il cuore, il dubbio che si affaccia a ogni svolta narrativa: è davvero possibile attivare, razionalmente, un percorso di cambiamento che porti alla redenzione? E ancora: è un desiderio, un impegno razionale o non piuttosto un gioco per far passare il tempo, un “divertissement” di cui si conosce già l’amara conclusione? I Reffi vivono sotto lo stesso tetto, ma non insieme; ciascuno ha i propri spazi, fisici naturalmente, ma soprattutto mentali, che occupa perso tra ricordi e rimpianti, come immerso nella palude nebbiosa che avvolge la casa. Minuscole isole nella piccola isola che li ospita. Un’ultima considerazione circa il cast. Una rosa di attori di prim’ordine, in cui ognuno fa egregiamente la propria parte, assai meno il gioco di squadra. “L’isola degli idealisti” è un film fumoso, segnato dal ritmo lento e dall’essenzialità dei dialoghi, dall’indubbio fascino per un pubblico di appassionati del genere noir e ovviamente di Scerbanenco. Complesso, problematico.

Utilizzazione

Programmazione ordinaria. Il film si direziona verso un pubblico adulto.

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