Dentro la Tv: Su Netflix “Il Nibbio”, spy-thriller in ricordo di Nicola Calipari

mercoledì 9 Luglio 2025
Un articolo di: Sergio Perugini

Eroi e Memoria. Raccontare gli eroi del nostro tempo, caduti sul campo per impegno civile e in lotta contro le zone d’ombra della società contemporanea. La formula del biopic ha reso giustizia, tra cinema e miniserie Tv, a tanti testimoni del nostro Paese come Carlo Alberto dalla Chiesa, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, don Pino Puglisi o don Peppe Diana. Uno degli ultimi, potenti, ritratti è quello di Nicola Calipari, alto dirigente del Sismi, ucciso in Iraq durante la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena. È “Il Nibbio”, diretto da Alessandro Tonda e scritto da Sandro Petraglia, interpretato con grande intensità da Claudio Santamaria. Nel cast anche le ottime Sonia Bergamasco (Giuliana Sgrena) e Anna Ferzetti (Rosa Calipari). Nelle sale il 4 marzo 2025, per i vent’anni dalla morte di Calipari, “Il Nibbio” è sulla piattaforma Netflix da giugno. La produzione è targata Notorius Pictures, Rai Cinema, Tarantula insieme al colosso streaming; ha ottenuto inoltre la speciale collaborazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna e della Polizia di Stato.

La storia. Iraq, 4 febbraio 2005. La giornalista de “il manifesto” viene rapita a Baghdad. Una cellula terroristica irachena la tiene segregata per 28 giorni, durante i quali è fitto il lavoro dei servizi italiani coordinato da Nicola Calipari. Raggiunto l’accordo per la liberazione della giornalista, la notte del 4 marzo Calipari partecipa in prima persona al rilascio e durante il tragitto verso l’aeroporto la vettura viene colpita da una raffica di proiettili da un check-point statunitense…

Pros&Cons. Tra i riconoscimenti, “Il Nibbio” ha ottenuto due premi di peso dall’Associazione stampa estera in Italia: il Globo d’oro come miglior film e quello per il miglior interprete Claudio Santamaria. Il film mette a tema i 28 giorni della prigionia di Giuliana Sgrena, lavorando su un doppio binario: da un lato pedina il tormento della giornalista, dall’altro segue gli sforzi di politica, servizi e stampa nel favorirne la liberazione. In particolare, “Il Nibbio” si concentra sulla figura di Calipari, con un ritratto tra lavoro e vita privata: viene tratteggiata la sua condotta professionale solida e integerrima, mai priva di sensibilità nelle situazioni di crisi, dall’altro viene rimarcata la sua dolcezza e premura come padre di famiglia, nel rapporto con la moglie Rosa, con i figli Silvia e Filippo. Santamaria cesella il personaggio con estrema cura, governandone le sfumature emotive e lasciandone trasparire tutta la sua luminosa umanità. “Centrale – indica il regista – l’intenzione di celebrare la figura di Nicola Calipari, in chiave non retorica e artefatta, ma con un ritratto sincero e tridimensionale dell’uomo. Un ritratto che includa la sua dimensione emotiva e privata, e che renda giustizia al suo ruolo storico di portatore di una precisa visione valoriale e strategica”. Il film procede in maniera composta e serrata nella narrazione dei fatti, come un efficace spy-thriller, sottolineando anche gli interrogativi ancora aperti sull’uccisione di Calipari (non c’è un colpevole acclarato), attento a far emergere il lato dolce e appassionato dell’uomo nel tessuto familiari. Un ricordo rispettoso e doveroso, per la memoria condivisa. Consigliabile, realistico, per dibattiti.

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