
Orig.: Stati Uniti (1998) - Sogg. e scenegg. : Richard Wenk - Fotogr.(Panoramica/a colori): Ellen Kuras - Mus.: Rick Marotta - Montagg.: Christopher Cibelli - Dur.: 105' - Produz.: Gary Lucchesi, Andy Garcia.
Interpreti e ruoli
Andy Garcia (Gary Stark), Andie MacDowell (Linda Paliski), Sullivan Cooke (Blinker), Richard Bradford (Benny Moron), Fred Asparagus (Zeus), Elizabeth Ashley (sig.ra Paliski), Alice Drummond, Anita Elliott, Patrick Breen.
Soggetto
A New York Gary Starke si è fatto un nome nel delicato settore del bagarinaggio. Vive infatti di espedienti, vendendo biglietti di ogni tipo per partite, mostre, concerti, soprattutto alle numerose comitive di turisti. Gary è innamorato folle di Linda, una studentessa di cucina, che in parte lo ricambia ma non è molto contenta del suo 'mestiere'. Ma Gary non ha intenzione di cambiare e, inoltre, non ha carta di identità né pensa di procurarsela. Intanto viene annunciata la visita del Papa a New York. Per l'incontro al Giant Stadium, i bagarini cominciano a darsi da fare. Inaspettatamente, da Miami arriva un nuovo 'padroncino' che mette in seria difficoltà Gary. Il lavoro si fa difficile. Gary cerca di avere dei biglietti, ma diventa troppo invadente e lui e i suoi amici vengono arrestati. Gary esce, si fa prestare i soldi dall'amico Benny, compra i biglietti, cerca di venderli davanti allo stadio, si traveste da suora, viene scoperto e di nuovo arrestato. Benny, vecchio e malato, muore e al suo funerale interviene anche Joe Frazier. Quando esce di nuovo, Gary viene informato di essere destinatario di una polizza lasciata da Benny per 56.000 dollari. Adesso può presentarsi con più coraggio da Linda. Insieme aprono un ristorante, e tutto sembra cambiato. Ma, mentre gira i tavoli, Gary legge un giornale: é annunciata la visita del Papa a Cuba.
Valutazione Pastorale
Si tratta di una commedia che vorrebbe proporsi con toni brillanti e scanzonati. In realtà il ritmo non sempre si mantiene divertente: il ritratto di Gary, simpatico mascalzone, va avanti a corrente alternata con alcuni cliché scontati e prevedibili. Nell'insieme, il film é corretto e modesto, dà spazio alla ricerca di amore e amicizia autentici, non vuole essere denuncia né mostrarsi irridente verso la religione, si chiude in un finale consolatorio risolto dal caso. Insomma un prodotto dai limiti ben precisi ma scorrevole e misurato. Dal punto di vista pastorale, ci sono aspetti positivi da sottolineare, con qualche riserva per momenti meno sorvegliati. Accettabile quindi, sia pure mettendone in evidenza una certa banalità.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza dei minori. Non si vedono altri tipi di utilizzazione, se non in rassegne dedicate ai due protagonisti.