
Orig.: Stati Uniti (2005) - Sogg. e scenegg.: David Ayer - Fotogr.(Panoramica/a colori): Steve Mason - Mus.: Graeme Revell - Montagg.: Conrad Buff - Dur.: 120' - Produz.: Andrea Sperling, David Ayer -VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.
Interpreti e ruoli
Christian Bale (Jim), Freddy Rodriguez (Mike), Eva Longoria (Sylvia), Chaka Forman (Toussant), Tammy Trull (Marta), J.K.Simmons (agente Richards), Michael Monks (agente Hollenbeck), Samantha Esteban (Letty), Tania Verafield (Patty), Noel Guglielmi (Flaco), Adriana Millan (Rita), Geo Corvera (Wilo), Sonia Lozada . (Gracie)
Soggetto
Tornato con le idee confuse dalla guerra del golfo, Jim Davis è sicuro che la domanda di lavoro fatta alla polizia di Los Angeles sarà accolta, e lui potrà sposare la fidanzata Marta, che vive in Messico. La notizia del rifiuto lo manda su tutte le furie e insieme all'amico Mike, anch'egli sbandato e con poca voglia di cercarsi un'occupazione, si lascia andare a scorribande, risse, lunghe bevute. Tuttavia non si rassegna e fa una nuova domanda, stavolta ai Federali, che viene accolta e alla quale segue la proposta di andare in Colombia sulle piste dei narcotrafficanti. Jim accetta, va in Messico per salutare Marta e torna a Los Angeles per concludere un ultimo 'lavoretto'. Le cose però non vanno come previsto, spuntano le pistole, Jim, colpito a morte, chiede all'amico Mike di finirlo. Così succede.
Valutazione Pastorale
Sembra una storia western, con il reduce da una campagna contro gli indiani, che resta vittima della corruzione imperante tra i 'bianchi'. Sembra, ma non è. Siamo dalle parti di un 'gangster movie', ammantato da temi di contorno quali l'aspirazione al matrimonio, alla purezza, all'innocenza perduta; con l'amicizia al di sopra di tutto; con le armi grandi protagoniste della vita quotidiana. Un ritratto perfettamente americano, forse, nella sua crudezza, anche costruito con intenti di denuncia visibili in un certa 'pietà' riscontrabile nel ritratto scoperto fino all'ingenuità di Jim e del suo amico. Ma certo sono due ore quasi tutte di eccessi, di violenze, di prevaricazioni, con i sentimenti a fare faticosamente capolino. Il taglio nervosamente realistico della regia non manca di efficacia, eppure la ripetizione degli avvenimenti diventa pesante e difficile da digerire. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come discutibile e generalmente violento.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, con molta attenzione per la presenza dei minori. Stessa cura é da tenere anche per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.