
Orig.: Francia (2009) - Sogg. e scenegg.: Philippe Giangreco, Jean Marie Bigard - Fotogr.(Scope/a colori): Thierry Arbogast - Mus.: Alexandre Azaria - Montagg.: Julien Rey, Yves Beloniak - Dur.: 90' - Produz.: Luc Besson per EuropaCorp.
Interpreti e ruoli
Jean Marie Bigard (Mario), Doudi Strajmayster (Patrick), Thiam Aissatou (Nadine), Jean Dell (capitano della gendarmeria), Michel Chesneau (sindaco), Benjamin Feitelson (Roger), Jean Gilles Barbier (André), Sidney Wernicke (padre Philibert), Philippe Faure (vescovo), Lucie Lucas (Sarah), Cécile Breccia . (Sandy)
Soggetto
Tornato in libertà dopo sette anni di carcere, Mario ha alcuni conti in sospeso con la mala e deve trovare rifugio in un posto sicuro. Il fratello Patrick, sacerdote, lo manda in un paesino dell'Ardeche, indirizzandolo al parroco locale. Mario arriva vestito da prete e viene accolto dagli abitanti in festa: lo scambiano per il nuovo parroco in sostituzione di padre Etienne, nel frattempo deceduto. Mario fa finta di niente e, in seguito ad alcune fortunate circostanze, tutti lo apprezzano e lo stimano. Ogni tentativo di scappare risulta inutile, finché, quando arriva il vero nuovo parroco, Mario lo picchia a sangue, pur di non perdere il posto. Nel frattempo Patrick ha strappato al boss della mala una cospicua somma per i gioielli nascosti da Mario e si é dato alla bella vita. Riuscire a combinare il matrimonio tra un' ebrea e un musulmano, giovani e innamorati, é l'ultima impresa di Mario. In chiesa c'è il vescovo che lo loda per il bel discorso ma lo invita a togliersi la tonaca. Con i soldi tuttavia Mario aiuta il fratello a costruire una missione in Africa e lì si sposa con la sua bella Nadine.
Valutazione Pastorale
Il tono è quello, tradizionale, della commedia degli equivoci. Il fatto che il nodo scatenante di tutte le incomprensioni sia una figura di sacerdote induce a proporre un umorismo in certi momenti simpatico in certi altri francamente di grana grossa e un po' sopra le righe. Lo scambio di ruoli arriva puntuale: il prete finto é quello capace di instaurare il giusto dialogo con la popolazione, quello vero si perde dietro a incongrui divertimenti. Si tratta tuttavia di un pretesto, molto elementare e poco incisivo, che, se avesse evitato alcuni eccessi, sarebbe risultato più divertente e coinvolgente. Resta comunque una commedia che strappa qualche risata e, dal punto di vista pastorale, é da valutare come futile e nell'insieme brillante.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, tenendo conto di quanto detto sopra. Qualche attenzione per i più piccoli é da tenere in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.