
Orig.: Stati Uniti (2017) - Sogg.: tratto dal primo libro della saga in otto volumi firmata da Stephen King - Scenegg.: Akiva Goldsman, Jeff Pinker, Anders Thomas Jensen, Nikolaj Arcel - Fotogr.(Scope/a col.): Rasmus Videback - Mus.: Tom Holkenborg (Junkle XL) - Montagg.: Alan Edward Bell, Dan Zimmerman - Dur.: 93' - Produz.: Akiva Goldsman, Ron Howard, Erica Huggins per Weed Road Pictures.
Interpreti e ruoli
Matthew McConaughey (l'uomo in nero), Idris Elba (Roland Deschain/il pistolero), Tom Taylor (Jake Chambers (Arra Champignon), Claudia Kim (Pimli), Fran Kranz (Tirana), Abbey Lee (Sayre), Jackie Earle Haley (Laurie Chambers), Katheryne Winnick (padre di Jake), Karl Thaning .
Soggetto
Nella New York di oggi, il giovane Jake, tormentato da strane visioni, si rifugia in un mondo parallelo, segnato da conflitti e distruzioni. Qui conosce Roland, un pistolero, rimasto solo a contrastare la sopraffazione del Male, identificata dalla Torre Nera...
Valutazione Pastorale
Il punto di partenza è l'adattamento del primo libro della saga letteraria in otto volumi firmata da Stephen King. Il rapporto tra Stephen King è le immagini(tv e cinema) è ormai fitto e abbondante, pieno di risultati altalenanti e variegati: si va da "Shining" di Kubrick (1990) a "Il miglio verde" di Frank Darabont 1999), passando da produzioni di diseguale valore commerciale. "La torre nera" è un'opera rivolta soprattutto agli adolescenti (con genitori al seguito. Il racconto mette in evidenza quel momento nel percorso di crescita in cui prendono forma in maniera chiara i confini tra bene e male, in cui si è chiamati a scegliere come comportarsi nella vita futura. Atmosfere cupe, scontri ad alto tasso di tensione con richiami al western metropolitano e ai canoni propri dell'horror punteggiano questo fantasy che trova comunque il punto di forza nel cammino formativo del giovane protagonista. Dagli atteggiamenti e dalle reazioni che lo caratterizzano, si capisce che Jake è il prototipo dell'adolescente (14-15 anni) che affronta traumi e paure della sua età, alla ricerca del coraggio per mettersi in gioco con gli altri. Obiettivi dunque condivisibili, eppure il copione appare in più momenti poco grintoso, né la evidente metafora ha l'intensità e la convinzione di altri esempi. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come esempio di storia adatta ad un pubblico di ragazzi anche livello educational.