
Orig.: Danimarca/Svezia (2012) - Sogg.: Susanne Bier, Anders Thomas Jensen - Scenegg.: Anders Thomas Jensen - Fotogr.(Scope/a colori): Morten Soborg - Mus.: Johan Soderqvist - Montagg.: Pernille Bech Christensen, Morten Egholm - Dur.: 110' - Produz.: Sisse Graum Jorgensen, Vibeke Windelov per la Zentropa Entertainments 29.
Interpreti e ruoli
Pierce Brosnan (Philip), Trine Dyrholm (Ida), Molly Blixt Egelind (Astrid), Sebastian Jessen (Patrick), Paprika Steen (Benedikte), Kim Bodnia (Leif), Christiane Schaumburg Muller (Tilde), Micky Skeel Hansen (Kenneth), Ciro Petrone (Alessandro)
Soggetto
Da Copenaghen dove vivono e lavorano, Philip, dirigente, e Ida, in lotta con un tumore, arrivano a Sorrento: qui il figlio di lui, Patrick, e la figlia di lei, Astrid, hanno deciso di sposarsi. Nella cittadina campana convergono anche molti parenti: la sorella della defunta moglie di Philip, innamorata di lui; il marito di lei,insieme all'amica con cui Ida lo ha scoperto poco prima, e Kenneth, fratello di Astrid. Per i due ragazzi il soggiorno comincia con molto entusiasmo: arredano la grande villa, predispongono i preparativi per la tavola e la cena. Poi qualcosa si incrina. E, mentre Philip si sente inesorabilmente attratto da Ida e comincia a corteggiarla, Astrid confida alla madre le proprie preccupazioni sul fatto che Patrick la trascura. Nella festa della sera precedente, il ragazzo finge una scenata di gelosia e poi si lascia andare ad un gesto affettuoso con Alessandro, un inserviente italiano. La mattina seguente, il matrimonio è annullato. Tutti tornano a casa. Dopo qualche tempo, Philip torna a Sorrento e qui Ida lo raggiunge.
Valutazione Pastorale
Dopo alcuni drammi psicologici che l'hanno fatta conoscere per il rigore narrativo e la forza stringente delle immagini, Susanne Bier cambia atmosfere. "Lavoro solo su quello che ho voglia di fare e avevo voglia di fare una commedia romantica...E' un film sfacciatamente romantico...ciò che interessa in questo tipo di commedia non è chi si innamorerà di chi, ma il percorso che faranno i due protagonisti per finire insieme(...)". Figlia di un ebreo tedesco rifugiatosi in Danimarca durante l'occupazione nazista, e di una danese di origini ebreo russe, la Bier rilegge il cliché della commedia romantica alla luce dei modelli culturali mediati dall'Europa del centro nord. La collocazione nell'Italia del Sud arricchisce la storia di colori, odori e profumi, quasi a compensare il freddo affettivo dei luoghi d'origine. Che poi il matrimonio non si faccia, è soluzione inattesa e triste, sintomo di un cinismo latente, di cui pure la regista dichiara di voler fare a meno. Bier comunque ha l'occhio giusto per organizzare il materiale narrativo con toni cadenzati e suadenti. Dirige bene gli attori (come sempre), cadenza il racconto con brusche e incisive traiettorie, fotografa scorci panoramici che sfidano il convenzionale. Brani musicali appropriati diffondono melodie accattivanti. Gioie e dolori del disamore stemperano nella malinconia e nella voglia di ricominciare. Film svelto, insinuante, astuto che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile e nell'insieme brillante.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e in successive occasioni come spettacolo piacevole e simpatico. Qualche attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.