
Orig.: Italia (2016) - Sogg.: Marcello Macchia, Gianluca Ansanelli, Sergio Spaccavento - Scenegg.: Marcello Macchia, Gianluca Ansanelli, Luigi Luciano, Daniele Grigolo, Danilo Carlani, Sergio Spaccavento - Fotogr.(Panoramica/a colori): Massimo Schiavon - Mus.: Lorenzo Tomio - Montagg.: Giogiò Franchini - Dur.: 94' - Produz.: Marco Belardi per Lotus Production Leone Film Group e Medusa Film.
Interpreti e ruoli
Maccio Capatonda/Marcello Macchia (Piero Peluria), Herbert Ballerina/Luigi Luciano (Filippo Bello), Gigio Morra (Eugenio Normale), Roberta Mattei (Marino Peluria), Ivo Avido/Enrico Venti (Commissario Fiutozzi), Fabrizio Biggio (Gianna Pertinente), Lorenza Guerrieri (agente Farina), Ninni Bruschetta (Antonello), Antonia Truppo . (Contessa Ugalda Martirio in Cazzati), Sabrina Ferilli (agente di viaggio), Nino Frassica (Fabiola Normale)
Soggetto
Una anziana nobildonna muore ad Acitrullo, piccola località dell'entroterra abruzzese. Insieme al commissario di polizia incaricato delle indagini, arriva in paese anche Donatella Spruzzone, giornalista del programma televisivo "Chi l'acciso?". E mentre si cerca il colpevole, la notizia si diffonde e tanta gente comincia ad arrivare ad Acitrullo...
Valutazione Pastorale
Più il paese è piccolo, più il fatto che vi accede ha ottime possibilità di farne risaltare l'anomalia, l'eccezionalità e di ingigantirne gli effetti. Su questo presupposto, tanto semplice quanto capace di restare nascosto, si muove questo copione, che i "nuovi" comici di recente affermazione Capatonda e Ballerina organizzano nell'ottica di un accadimento a metà tra ironia e paradosso. Interessa fare emergere la crescita di un fenomeno tanto antico quanto ancora in crescita. Così quella di un omicidio misterioso e non decifrabile diventa una notizia capace di smuovere le acque, di attirare turisti, di far emergere una curiosità morbosa e senza vergogna. Si crea una situazione che stimola in ciascuno il peggio di se, l'impulso ad esibirsi e a mettersi in mostra, a essere protagonisti e attori di una qualcosa che si vede in televisione e quindi solo per quello offre visibilità e, magari, successo. Tutto il resto è tarato di conseguenza. Anche gli errori, la scoperta di essere caduti in trappola, il ridicolo della vergogna, non servono. Il rumore che si muove vale più di qualche infortunio, tanto lo spettacolo "va avanti". I protagonisti si muovono con passo incisivo e sicuro tra ironia, sberleffi, sarcasmo. Funzionano gli attori, e quella lingua confusa e impastata che si sforzano di parlare, è azzeccato il disegno di un paese povero e abbandonato, tuttavia pieno di risorse e in grado di muoversi tra comicità e presa in giro velenosa. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, e decisamente brillante.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria come esempio di commedia scanzonata e di taglio vagamente "in nero". Quasi un "pane, amore e fantasia" spostato dagli anni '50 ai giorni nostri.