Basato sul libro "Liberami dal Nulla: Bruce Springsteen e Nebraska" di Warren Zanes
Interpreti e ruoli
Jeremy Allen White (Bruce Springsteen), Jeremy Strong (Jon Landau), Paul Walter Hauser (Mike Batlan), Odessa Young (Faye), Stephen Graham (Doug Springsteen), Gaby Hoffmann (Adele Springsteen), David Krumholtz (Al Teller), Matthew Pellicano Jr. (Il giovane Springsteen)
Soggetto
New Jersey, 1982. Il cantautore trentenne Bruce Springsteen ha appena concluso il suo tour registrando un solido successo. Una star in forte ascesa nel panorama statunitense, con i dirigenti della Columbia Records che non vedono l’ora che sia pronto un nuovo album da lanciare. Bruce, però, è stremato, sente il bisogno di fermarsi e affittare una casa isolata fuori città. Lì, inizia a ragionare su un progetto musicale differente dai precedenti, intitolato “Nebraska”: un album intimo, che racconta il sogno americano “spezzato”, quello di chi non ce l’ha fatta. E tra i brani torna ricorrente il fantasma del padre, gli irrisolti nella relazione con il genitore. Assalito così da una tempesta emotiva, che lo conduce nelle secche della depressione, Bruce si aggrappa al produttore Jon Landau e al sentimento per Faye…
Valutazione Pastorale
Non un biopic convenzionale. Il regista Scott Cooper – autore di “Crazy Heart” (2009), “Hostiles” (2017) e “I delitti di West Point” (2022) – si confronta con la vita di Bruce Springsteen, The Boss, isolando un momento preciso della sua carriera, ovvero l’incisione di “Nebraska” nel 1982, album intimo, sperimentale, realizzato contro la volontà della sua etichetta discografica. Così è nato “Springsteen: Liberami dal nulla” (“Springsteen: Deliver Me from Nowhere”), ispirato all’omonimo libro di Warren Zanes, con protagonista l’attore del momento, Jeremy Allen White, star della pluripremiata serie “The Bear” (Disney+). Nel cast anche Jeremy Strong, Odessa Young e Stephen Graham. Il film è nelle sale dal 23 ottobre con 20th Century Studios – Walt Disney. La storia. New Jersey, 1982. Il cantautore trentenne Bruce Springsteen ha appena concluso il suo tour registrando un solido successo. Una star in forte ascesa nel panorama statunitense, con i dirigenti della Columbia Records che non vedono l’ora che sia pronto un nuovo album da lanciare. Bruce, però, è stremato, sente il bisogno di fermarsi e affittare una casa isolata fuori città. Lì, inizia a ragionare su un progetto musicale differente dai precedenti, intitolato “Nebraska”: un album intimo, che racconta il sogno americano “spezzato”, quello di chi non ce l’ha fatta. E tra i brani torna ricorrente il fantasma del padre, gli irrisolti nella relazione con il genitore. Assalito così da una tempesta emotiva, che lo conduce nelle secche della depressione, Bruce si aggrappa al produttore Jon Landau e al sentimento per Faye…
“È la storia di un’anima trascurata che guarisce sé stessa attraverso la musica”. Così il regista Cooper, che sottolinea: “Bruce stava uscendo dall’enorme successo di ‘The River’ e, dall’esterno, sembrava che tutto andasse per il meglio. Ma dentro di sé stava silenziosamente crollando, stava attraversando una sorta di vertigine emotiva, la sensazione che la vita che aveva costruito non fosse più all’altezza del peso che si portava dietro”. “Springsteen: Liberami dal nulla” racconta il viaggio della grande voce rock d’America, Bruce Springsteen, non solo come artista ma soprattutto come uomo. Ne esplora le fragilità, le fratture interiori, che affiorano nel momento in cui la carriera sta girando nella direzione giusta. Forte di successi come “Born to Run”, “Thunder Road”, “Hungry Heart” e “The River”, il cantautore trentenne inciampa in una vertigine depressiva che divora slanci artistici e vitali. Bruce si scopre fragile, irrisolto, e mentre si mette in ascolto di nuovi stimoli musicali e culturali (rimane colpito dal film “La rabbia giovane” di Terrence Malick), richiama alla memoria gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza, abitati dallo spettro di un padre ombroso e brusco, segnato dalla dipendenza da alcol. Un padre difficile, da cui il rocker non riesce però a separarsi, ma che impara a leggere e comprendere arrivando nel tempo persino a custodire e perdonare.Jeremy Allen White interpreta Springsteen con rispetto e convinzione, entrando in partita con i suoi dolori interiori e al contempo esprimendo sul palco tutta la sua carica di energia dirompente. “Springsteen: Liberam i dal nulla” è un film biografico non scontato, acuto e profondo, che omaggia la grandezza della leggenda del rock USA, visto però come uomo, con tutte le sue fragilità e incertezze. Consigliabile, problematico, per dibattiti.
Utilizzazione
Programmazione ordinaria e occasioni di dibattito.
