
Il film è stato presentato in Concorso alla 78a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia (2021)
Interpreti e ruoli
Tim Roth (Neil Bennett), Charlotte Gainsbourg (Alice Bennett), Albertine Kotting (Alexa Bennett), Samuel Bottomley (Colin Bennett), Iazua Larios (Berenice), Henry Goodman (Richard)
Soggetto
Acapulco oggi, in un resort di lusso si trova in vacanza una facoltosa famiglia inglese composta da Neil, da sua sorella Alice e dai figli di lei. Richiamati a Londra d’urgenza, Neil inventa una scusa all’aeroporto e si ferma in un albergo di modesta categoria nel lungomare della città. Dirada poi i contatti con i familiari decidendo di trascorrere le giornate senza scopo…
Valutazione Pastorale
Alla Mostra 2020 il suo “Nuevo orden” aveva colpito e convinto molti, permettendogli di vincere il Gran premio della giuria. Ora Michel Franco, messicano classe 1979, torna al Lido con “Sundown”, film con cui muove una nuova critica alla ferocia crescente nel tessuto sociale messicano (e non solo).
La storia: Acapulco oggi, in un resort di lusso si trova in vacanza una facoltosa famiglia inglese composta da Neil (Tim Roth), da sua sorella Alice (Charlotte Gainsbourg) e dai figli di lei. Richiamati a Londra d’urgenza, Neil inventa una scusa all’aeroporto e si ferma in un albergo di modesta categoria nel lungomare della città. Dirada poi i contatti con i familiari decidendo di trascorrere le giornate senza scopo…
La regia e la scrittura di Michel Franco sono sempre molto intense, dalla forza visiva a tratti opprimente. L’autore ricorre a dure suggestione, spesso cariche di violenza, per scuotere lo spettatore intorpidito dinanzi al deragliamento della società. Rispetto a “Nuevo orden”, racconto di un improvviso collasso della Capitale dietro moti rivoluzionari, qui in “Sundown” va in scena una storia quasi più intima, che deflagra nell’animo del protagonista. Neil/Roth è un uomo grigio, rassegnato, che abdica alla vita perché cova un dramma interiore. Attorno a lui vediamo scorrere il ritratto di una città messicana come Acapulco che va perdendo la sua bellezza e stabilità, minacciata da povertà e criminalità incalzanti. Nell’insieme il film “Sundown” è un’istantanea dolorosa del nostro oggi, che combina dramma esistenziale con quello dell’intera società, realtà al crocevia di un cambiamento sbilanciato verso il baratro. La figura di Neil è emblematica di una società che vive alla giornata, noncurante del suo domani e dei problemi gravosi in campo. La riluttanza dell’uomo occidentale, afflitto dai suoi demoni interiori, si traduce in un distaccamento superficiale verso il mondo sudamericano in forte affanno.
Il cinema di Michel Franco, dalla forte carica politica e dal respiro disperante, predilige soluzioni visive seducenti e al contempo ermetiche, di non facile comprensione. In "Sundown" il ricorso a un eccessivo alone enigmatico rischia di depotenziare la riuscita del racconto. Film complesso, problematico e per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni di dibattito. Per i temi in campo è indicato per un pubblico adulto.